Cinema e teatri: il CTS dice no alla riapertura
Si agli impianti sciistici nelle Regioni in zona gialla dal 15 febbraio, ma no alla riapertura di cinema e teatri
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Il tema è stato affrontato nella riunione di oggi [ieri, ndr.] del Comitato tecnico-scientifico: i tecnici hanno analizzato il documento presentato dagli esercenti con le proposte di ulteriori misure di sicurezza da adottare, ma la decisione è stata di non avallare l'apertura a causa della delicata situazione epidemiologica.
Circa un caso positivo su cinque è portatore della variante inglese, cioè il 17,8%. Le Regioni hanno inviato al ministero e all'Istituto superiore di sanità i risultati del controllo straordinario fatto il 3 e il 4 febbraio. In quei due giorni hanno approfondito un campione dei test risultati positivi per capire appunto in quanti sono stati colpiti dalla variante inglese del coronavirus [...] La variante infatti circola soprattutto nel centro del Paese, come in parte era già noto, è cioè tra Umbria, Marche, Abruzzo, Emilia che hanno percentuali superiori alla media. Oggi del tema si parlerà nel corso del Cts. La variante inglese del virus SarsCov2 è probabilmente destinata - secondo gli studi dell'Istituto superiore di sanità - a diventare quella prevalente in poco tempo. "In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante", ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, aggiungendo poi che comunque risponde al vaccino.
Cosa ne pensate della decisione del CTS circa la nno opportunità della riapertura di cinema e teatri? Ditecelo nei commenti!