Chrono Peanuts #42: Un Grandissimo Compleanno, Charlie Brown
Il primo special dei Peanuts con inchiostrazione e colorazione digitali racconta la storia del compleanno di Linus, nonostante qualche problema di ritmo...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Questo aggiornamento nel processo produttivo purtroppo è visibile fin dall'inizio, con sequenze i cui disegni e le cui animazioni sono inferiori alla qualità degli episodi precedenti.
Inoltre, sembra che per adeguarsi a questa modernizzazione anche le situazioni siano improvvisamente al passo con l'attualità: all'inizio dello special, vediamo infatti Linus sfrecciare per la città con un paio di rollerblade e Snoopy impegnato a fare il deejay a una festa di compleanno.
Sono scene bizzarre per personaggi che abbiamo sempre visto in una bolla temporale che, nelle strisce, difficilmente ha integrato elementi di attualità o di sviluppo tecnologico. Ma non è questo il problema principale dello special.
Il grave problema principale è il ritmo. Per i primi tre minuti vediamo Linus andare in giro sui rollerblade; potrà sembrarvi niente di che, ma 3 minuti sono lunghi. Per altri tre minuti assistiamo a una strampalata e bizzarra scena di danza con Linus e altri bambini, con accenni di hip-hop e breakdance e diverse animazioni riciclate da È l'Allenamento Primaverile, Charlie Brown.
Dopo tutto questo tempo in cui non è stata pronunciata nemmeno una parola, assistiamo a un breve dialogo, lento, con fin troppi secondi tra una battuta e l'altra e poi... un altro minuto di Linus che si gode i suoi pattini attraverso la città.
Perché? Quale attrattiva dovrebbero avere da queste sequenze?
Forse, gli animatori pensavano che gli spettatori sarebbero rimasti estasiati al cospetto delle nuove tecniche digitali, ed era meglio non sovraccaricarli con troppe informazioni e lasciare che si beassero di ciò che vedevano sullo schermo?
Il timore che tutto lo special sia una lunga serie di questi inutili siparietti si fa largo nella mente dello spettatore, ma fortunatamente non è così e la vicenda comincia; rimane però segnata da una lentezza narrativa e da lunghe pause incomprensibili, assolutamente fuori luogo e incoerenti con la gestione dei tempi comici visti nei precedenti episodi.
Durante le odiose sessioni di rollerblade, Linus passa davanti a un giardino e sente una bellissima voce cantare; si tratta di Mimi, una graziosa bambina che il bambinoa invita al suo compleanno la settimana seguente. Ormai Linus sente la voce di Mimi ovunque e non riesce a smettere di pensare a lei, ma purtroppo la bambina non si presenta alla festa di compleanno; il festeggiato vorrebbe fermare tutto, anche lo spegnimento delle candeline sulla torta, nella speranza di vedere arrivare la sua cotta...