Chrono MMMM - Mickey Mouse Mystery Magazine #2: The Link
Nel secondo numero di Mickey Mouse Mystery Magazine, Topolino deve ritrovare un pellerossa appena uscito di prigione...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
I due mesi in cui i lettori hanno atteso di leggere The Link è lo stesso lasso di tempo che Topolino ha trascorso ad Anderville, non potendo tornare a Topolinia per via dell'embargo imposto dall'ispettore Clayton.
Nello studio investigativo che gli ha lasciato il suo compagno di università scomparso Sonny, Topolino accoglie un'anziana pellerossa, la madre di Tomoka Marshall; l'indiano è appena uscito di prigione e ha fatto perdere le sue tracce, così il detective privato si mette alla sua ricerca. Tomoka ha passato due anni in carcere per essere stato colto in flagrante durante un furto, rifiutandosi di rivelare alla polizia i nomi dei suoi due complici che sono riusciti a fuggire; subito dopo la sua scarcerazione, diverse proprietà degli ex compagni sono obiettivo di alcuni attacchi dinamitardi, di cui Tomoka è il principale sospettato.
Topolino riesce a scoprire questo complotto e salva Tomoka, scagionandolo agli occhi della polizia; uno dei colpevoli viene arrestato, ma il principale responsabile, divenuto un ricco industriale di Anderville, riesce a uscire pulito da questa vicenda, grazie al ruolo di rilievo occupato nella società. Questo finale in cui la giustizia non trionfa del tutto è un segnale di quanto la città sia marcia, mettendo Topolino di fronte a una realtà in cui la morale è decisamente meno pulita di Topolinia.
Purtroppo i disegni di Alessandro Perina indeboliscono la qualità dell'albo; il confronto con le tavole di Cavazzano nell'episodio precedente è inevitabile e ci sono diverse vignette in cui le espressioni dei personaggi lasciano a desiderare. Ma la resa visiva di The Link è meno efficace anche a causa della colorazione più debole, un elemento troppo importante in un racconto hard-boiled per essere sottovalutato in questo modo.
La storia si conclude con una tavola in cui Topolino esce da un cinema dove ha guardato il film della vicenda appena letta, una chiusura bizzarra che sarà riproposta anche nei numeri successivi; secondo alcune voci di corridoio è stata un'imposizione dei vertici Disney, che non approvando il tenore di questa serie volevano presentarla più come un"what if?", presentando le avventure ad Anderville non come se fossero state vissute realmente dal protagonista, ma come un'opera di finzione. È una scelta che rema contro il coraggio di percorrere strade nuove insito nel progetto MMMM, contraddicendo la sua stessa natura.
Purtroppo l'accoglienza del numero zero non è stata calorosa come la redazione si aspettava (in grado di eguagliare il fenomeno PK), perciò già da questo albo il numero di pagine è inferiore; la storia ci rimette soltanto un paio di tavole, ma sono le pagine extra a scomparire quasi, limitandosi solamente a un paio in cui vengono riportati stralci di posta dei lettori.