Chrono MMMM - Mickey Mouse Mystery Magazine #11: The Dark Side

Penultimo numero di Mickey Mouse Mystery Magazine, e purtroppo la qualità discendente non fa rimpiangere l'imminente destino della testata, con una storia che sembra portata avanti quasi per inerzia, probabilmente consapevoli che la serie sarebbe stata chiusa di lì a poco.

Tito Faraci, ideatore di questo fumetto, non lascia un ultimo ricordo positivo; anzi, la storia con cui si congeda dalla sua creazione è anche uno dei suoi episodi più stanchi, in cui ritroviamo elementi e personaggi già apparsi in passato, riportati in scena senza valide motivazioni, ma più per la volontà di concedergli un ultimo saluto ai lettori.

The Dark Side deve il suo titolo a un'omonima squadra di vigilanti pronta ad affrontare i criminali di Anderville che la polizia non può fermare per insufficienza di prove, operando quindi oltre i confini della legalità. In una di queste ronde punitive rimane però coinvolto anche Richie Vargas, un ex detenuto rimasto ferito e di cui non si hanno più notizie. Richie era riuscito a rifarsi una vita grazie alla signora Nailsmith, una miliardaria filantropa che, appena saputo della sua scomparsa, contatta Topolino per ritrovarlo.

Il detective comincia quindi a indagare sulla Dark Side, con l'aiuto di Patty Ballestreros e dell'indiano Tomoka Marshall (conosciuto in The Link); la sua ricerca lo porta al covo della banda di ganster Otar Vandell, stranamente risparmiato dalle incursione della Dark Side, dove salva l'ispettore Clayton da un assalto.

Presto il gruppo di investigatori scopre come mai Vandell non è soggetto alle ronde dei vigilanti: la Dark Side è guidata da un poliziotto corrotto che vuole screditare il capo della polizia di Anderville, eliminando al contempo la concorrenza del suo alleato Vandell. Gli agenti della Dark Side però sono all'oscuro di questo complotto e appena gli viene rivelato si occupano personalmente di arrestare il loro ex superiore e lo consegnano a Clayton per arrestarlo.

Come già detto, The Dark Side è un episodio dimenticabile, con scelte narrative forzate e pochi momenti degni di nota. Lo stesso si può dire anche per le tavole di Marco Palazzi, ormai tornate a proporre strutture di pagina standard, lasciandosi alle spalle la spinta sperimentale che ha mosso la testata agli esordi, quella inaugurata da PKNA.

Scompare anche la storia breve in coda all'albo per fare spazio a editoriali meno appetibili, col pensiero già alla chiusura della serie che avverrà 2 mesi dopo.