Christopher Nolan sull'intelligenza artificiale nel cinema: "Il pericolo sta nel fatto che non la vediamo come uno strumento"
Christopher Nolan riflette su alcuni temi di forte attualità, tra cui l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nel cinema
In occasione dell'uscita di Oppenheimer in home video negli Stati Uniti (noi dovremo attendere dicembre), Christopher Nolan ha parlato con l'Associated Press rilasciando alcune dichiarazioni interessanti su temi di grande attualità.
L'intelligenza artificiale è uno strumento
Il problema quando si parla di intelligenza artificiale è che è un termine troppo ampio. Nel cinema viene utilizzata da molti anni in forme diverse, le persone devono iniziare a essere più specifiche. È uno strumento, e per me il pericolo sta nel fatto che invece non lo vediamo come strumento, ma come nuova entità alla quale le regole non si applicano. Ma è uno strumento che registi, sceneggiatori possono decidere di usare per cose diverse. La cosa importante è che le regole con cui utilizzarlo vengano rispettate, pagando in maniera corretta le persone per il loro lavoro se viene usato: la cosa importante è pensare a queste regole e applicarle. Bisogna assicurarsi che le leggi sul copyright e così via siano aggiornate. Ma sul fronte dell’utilizzo di questa tecnologia, ci sono tantissimi modi in cui si può applicare i vari tipi di Machine Learning. La cosa fondamentale è vedere l’intelligenza artificiale come uno strumento, in modo che la responsabilità sia della persona che lo sta utilizzando. Il potenziale dell’IA è tutto legato alla possibilità di raggiungere degli obiettivi inediti prima d’ora, e quindi è difficile pianificare qualcosa in tal senso perché non si può pianificare qualcosa di sconosciuto. Penso che la cosa fondamentale sia riflettere sulla responsabilità, tenendo aperto un dialogo tra studios e artisti sulle protezioni.
Lo stato di Hollywood dopo gli scioperi
Gli scioperi hanno rappresentato un momento necessario di riallineamento nei rapporti. È triste, perché è durato troppo ed è stato turbolento, ma andava fatto. Il cambiamento verso lo streaming ha modificato drammaticamente l’economia di quest’industria, i contratti erano rimasti indietro. Prima o poi doveva succedere, e meglio adesso che poi. Ci servono attori, registi, sceneggiatori professionisti, che possano vivere del loro lavoro. Da un po’ di tempo non funzionava più così, ora sono felice che si possa tornare a fare ciò che amiamo.
C’è sempre un equilibrio a Hollywood tra film “sicuri”, che tendenzialmente assicurano un ritorno economico dando al pubblico ciò che vuole, e che hanno un ruolo fondamentale nell’economia di Hollywood, ripagando il fatto che vengano fatti e distribuiti altri tipi di film. Questi altri film rispondono al desiderio del pubblico di trovare qualcosa di nuovo, rappresentano l’emozione pura di andare al cinema, vedere il trailer di un film di cui non sapevi nulla, o di un tipo di film che non conoscevi, film nuovi e originali. Un sistema Hollywoodiano sano propone un equilibrio tra queste due cose.
Cosa ne pensate? Potete dircelo nei commenti!