Christopher Nolan critica gli studios: non afferrano davvero l'essenza dell'esperienza cinematografica

Secondo Christopher Nolan gli studios riducono il cinema a mero strumento per il racconto di una storia ignorando altri importanti fattori

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Christopher Nolan, da sempre, è uno dei più accesi sostenitori dell'esperienza cinematografica. Il filmmaker, chiaramente, non è contrario alla fruizione delle opere filmiche per mezzo dell'home video o dello streaming. È solo che la sua idea in materia prevede il vedere un film al cinema come primo passaggio imprescindibile del "percorso di vita" di un lungometraggio.

È proprio per questa ragione che, dopo l'uscita di Tenet, Christopher Nolan ha divorziato dalla Warner, major con cui ha collaborato per due decadi, traslocando alla Universal, che ha prodotto Oppenheimer. Tutto nasceva dalla divergenza di vedute fra il regista e la vecchia dirigenza dello studio che, forse ricorderete, come risposta all'emergenza data dalla pandemia di nuovo coronavirus e la conseguente chiusura dei cinema e relativa lenta ripartenza del settore, aveva deciso di portare in day-and-date cinema e streaming gratuito su HBO Max i vari film in uscita (limitatamente al mercato statunitense).

Parlando col Telegraph, Christopher Nolan è tornato a parlare di Studio System spiegando come, a suo modo di vedere, le major abbiano una visione estremamente limitata di cosa sia un film, che viene ridotto a mero strumento di narrazione di una trama, ignorando come l'esperienza cinematografica sia, in realtà, qualcosa di più ampio:

Che sia per motivi di budget o di controllo, gli studi ora guardano una sceneggiatura come una serie di eventi e dicono "Questa è l'essenza del film". Ma ciò è completamente in contrasto con lo sviluppo stesso del cinema, fin dai fratelli Lumière e il treno che arriva alla stazione, come esperienza puramente audiovisiva. Secondo me si tratta di una fallacia molto diffusa - talvolta anche tra i critici, onestamente: pensare che a contare in una pellicola sia solo la grandezza della storia che viene raccontata.

A tal proposito, racconta di quando, visitando sua nonna in Ohio, vide Star Wars al cinema sei mesi prima dell'arrivo nei cinema inglesi:

La gente potrebbe dirti che il successo di Star Wars non ha niente a che fare con gli effetti visivi, e che è tutto merito di una grande storia. Chiaramente non è così. È sicuramente una grande storia, ma è anche un'incredibile esperienza visiva e uditiva. Così questa negazione voluta di ciò che i film sono realmente si è radicata. Le persone potrebbero dichiarare robe come "Perché dovresti vedere qualcosa come Aftersun al cinema?". Ma ovviamente devi farlo. Funziona alla grande anche in TV, ma non è questo il punto.

Oppenheimer arriverà il 23 agosto nei cinema italiani. Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda.

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FONTE: Telegraph

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