Christopher Nolan dà la colpa dello sciopero degli attori agli streamer

Secondo Christopher Nolan il grosso delle colpe delle varie agitazioni sindacali a Hollywood è colpa degli streamer...

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Fin dalla polemica nata ai tempi di Tenet e al relativo divorzio da Warner dopo circa due decadi, Christopher Nolan non ha mai mai nascosto il suo fastidio per il modello della distribuzione in streaming. Un po' perché concepisce i suoi film per il grande schermo, senza nulla togliere alla sacrosanta possibilità di rivederli a tempo debito su una qualche piattaforma o in home video, ma, soprattutto, perché si tratta di una modalità che, magari, non impatta più di tanto sulle tasche dei talent di fascia alta come lui o i nomi di punta del cast, quanto sulle finanze degli attori "normali", delle comparse e delle maestranze varie ed eventuali che si vedono private della possibilità di capitalizzare, nel corso del tempo, con i residuali di un dato lungometraggio.

Tutte motivazioni che, in aggiunta alla questione dell'Intelligenza Artificiale, facevano parte dei nodi principali delle trattazioni fra il sindacato degli attori e quello dei produttori cinetelevisivi e dello sciopero conclusosi qualche ora fa dopo ben 118 giorni di braccia incrociate da parte dei membri di SAG-AFTRA (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Parlando di questo argomento insieme a Variety, Christopher Nolan ha dato il grosso della colpa delle varie agitazioni sindacali delle ultime settimane proprio agli streamer. Il filmmaker sostiene che queste aziende non abbiano gestito in maniera corretta e accorta le loro attività e abbiano causato l'inasprimento della situazione e dei rapporti:

Parte della follia delle trattative sindacali di quest'estate sì è basata sul fatto che gli studios stavano lì e dicevano: "Beh, non possiamo pagarti perché non abbiamo abbastanza soldi". Cosa alla quale risponderei con "Beh, non avete abbastanza soldi perché non state gestendo correttamente la vostra attività. Non state ottenendo la stessa quantità di denaro per il vostro prodotto come facevate prima". Il passaggio allo streaming ha sconvolto l'intera industria e ha creato problemi per tutti.

Insomma, secondo Christopher Nolan, quello della distribuzione esclusiva in streaming resta un modello poco salutare per la filiera del mondo dello spettacolo.

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FONTE: Variety

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