Christopher McQuarrie parla del suo contributo a Mission: Impossible - Protocollo Fantasma

Il regista Christopher McQuarrie ha parlato del suo lavoro nel dietro le quinte di Mission: Impossible - Protocollo Fantasma

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Di recente durante il podcast by the Light the Fuse il regista e sceneggiatore Christopher McQuarrie ha parlato del suo contributo alla sceneggiatura di Mission: Impossible - Protocollo Fantasma, quarto film della saga di Mission: Impossible diretto da Brad Bird.

McQuarrie non è stato accreditato ufficialmente come sceneggiatore del progetto, ma come sappiamo ha poi preso in mano il franchise dirigendo Rogue Nation (2015) e Fallout (2018). Ecco dei brevi estratti della sua intervista in cui parla del progetto:

Quando ho letto la sceneggiatura gli aspetti più rilevanti erano che non sapevi cosa c'era nella valigia, non sapevi cosa c'era nella busta e non sapevi cosa stava facendo il villain - questo era tutto avvolto nel mistero nel film - e Michelle Monaghan era morta, il personaggio di Julia era davvero morto [..] Jeremy Renner aveva un retroscena diverso. Il personaggio di Brandt era un agente che ora era diventato un analista, ma la ragione per cui non poteva tornare in azione sul campo era che durante una missione aveva esitato, e questa sua esitazione aveva portato alla morte di due agenti senza nome.

Ho detto, prima di tutto proviamo ad integrare la storia di Tom [Cruise] con quella di Jeremy, in modo da rendere la storia di Jeremy rilevante per il film, perché in questo momento ci sono due film in atto. [..] Tenendo conto che se integriamo le storie per mostrare che Jeremy si sente responsabile della morte di Julia alla fine copriamo che lei non è morta e anche Jeremy lo viene a sapere, allora puoi usare questo come motore emotivo [..]. Tale dettaglio sulla morte non arriva prima di 70 minuti, invece che all'inizio del racconto, [così] ogni volta che guardo Ethan sto pensando "Povero ragazzo, sua moglie è morta".

Questa è stata la mia nota per gli studios, prendere ciò che sappiamo e nasconderlo, prendere ciò che è nascosto e rivelarlo [..].

Il regista e sceneggiatore ha anche rivelato di essere stato incaricato di scrivere le scene ambientate dentro al Burj Khalifa, sequenze d'azione che ha perfezionato direttamente sul set insieme a Bird tenendo conto della struttura e delle due stanze in cui è ambientata la scena. Il regista ha svelato che alcune delle sequenze, tra cui quella in cui scopriamo il motivo della prigionia di Ethan, sono state aggiunte in seguito per legare ancora di più le linee narrative di Julia e Brandt.

Ricordiamo che l'ultimo capitolo del franchise, ovvero Mission: Impossible - Fallout, è arrivato in edizione home video il 12 dicembre.

FONTE: Collider

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