Chris Colfer parla dei ricordi di Glee e di Cory Monteith: "E' stato un fratello maggiore"
Chris Colfer, tra i protagonisti di Glee dalla sua prima stagione, ha parlato dei suoi ricordi legati allo show e di Cory Monteith
Chris Colfer, che è stato tra i protagonisti dello show sin dal suo primo anno, è stato intervistato da Entertainment Weekly, cui ha rivelato quali sono i suoi ricordi più cari legati alla serie.
Ricordo quanto sia stato istruttivo, perché non avevo alcuna idea di come la televisione funzionasse. Non avevo idea di come si girasse, e non avevo idea di come fosse indossare i jeans attillati. Quindi è stata un'istruzione alquanto dolorosa. Ricordo che chiamai mia mamma e gli dissi una cosa tipo “Lavoriamo un sacco, voglio dire, arrivo alle 6 di mattina e non vado via prima delle 8 di sera. E oh mio Dio le mie gambe pulsano per colpa di quei jeans che mi fanno indossare!”
Sul numero più difficile
Il primo che mi viene in mente è quello del mix “Singing in the Rain/Umbrella”. Sono scioccato che nessuno sia rimasto ucciso, da un incidente o da un omicidio. [Ride] Eravamo tutti tagliati, stavamo congelando, e dovevamo sorridere, cantare e ballare. E' stato terribile.
Sul ricordo più caro di Cory Monteith
Lui è stato davvero il fratello maggiore che non ho mai avuto. Devo dirlo –nella speranza di non emozionarmi – che mi sono sentito sempre molto rispettato da Cory, e come giovane ragazzo gay non mi sono mai sentito rispettato da quelli più grandi, credo. Ma con Cory, penso semplicemente che ci rispettassimo molto a vicenda e rispettavamo molto il lavorare insieme. Penso che questo è ciò che ricorderò per sempre – l'enorme rispetto che aveva verso tutti. Penso sia stata anche per questo una grande perdita. E' stato molto difficile vederlo tradito quando è morto – non rappresentava ciò che era.
Sulle riprese del finale
E' stato, onestamente, tipo il famoso finale del The Mary Tyler Moore Show... quando chiudono tutto e camminano verso la porta. E' stato molto simile a quello, e non penso che nessuno di noi se lo aspettasse così. E' stato difficile. Per lo show era tempo di chiudere – penso siamo tutti d'accordo. E' stato un viaggio pazzo, emozionante, fantastico, stancante ma appagante. In un modo o in altro siamo tutti cresciuti in quell'aula della musica. E' stato difficile dire addio, molto, molto di più di quanto mi aspettassi.
Fonte: EW