Children of Atom: le dichiarazioni di Vita Ayala alla vigilia del lancio
Vita Ayala presenta ai lettori Children of Atom, la serie Reign of X con protagonista la nuova generazione dei mutanti Marvel
Se il termine "Figli dell'Atomo" è stato finora utilizzato con intenti più o meno metaforici, spesso e volentieri come sinonimo per indicare l’intera razza mutante, in questo caso assume un senso molto letterale, andando a presentare la generazione più recente di mutanti: ragazzini e adolescenti nati e cresciuti quando gli Uomini X erano già figure leggendarie e che, dopo i Nuovi Mutanti e Generation X, si presentano ufficialmente come la terza genesi.
Ayala - È stato l’editor Marvel Chris Robinson a chiedermi di venire a lavorare sulla serie! Ci conoscevamo già (quella del Fumetto è una comunità piccola, specialmente a New York) e avevo già fatto qualche lavoro per l’X-Office (Prigioniero X). Aveva un’idea che riteneva adatta a me, mi ha proposto la serie e non ho saputo dire di no!
Molto materiale (ma non tutto) era già stato definito da Chris, inclusi alcuni dei nomi in codice. Le meccaniche di base le abbiamo definite assieme e il disegnatore Bernard Chang ha rivisitato i costumi basandosi sulle origini dei personaggi e sugli X-Men che cercavano di emulare.Anche i nomi in codice sono stati definiti da Chris: le mie proposte erano leggermente più contemporanee (Kid Marvelous, Gotta-Go-Fast, eccetera...) ma Chris è un po’ più all’antica e ha scelto lui i nomi, sono un po’ più diretti. Il mio preferito è Cherub (grazie, Chris!). Per contro, abbiamo un personaggio che si chiama Daycrawler, ma ho pensato che a un dodicenne sarebbe sembrato troppo formale, quindi sono andata con Nighty-Nightcrawler!
Non so quanto mi sia consentito rivelare, se non che tra gli X-Men esistono alcuni personaggi che secondo me si distinguono come mentori, e Tempesta è sicuramente uno di questi! Quanto al mio personaggio preferito del gruppo, diciamo che Carmen ha un posto speciale nel mio cuore. Non posso scegliere un "figlio" prediletto, ma lei è quella che ha bisogno di un po’ più di amore e protezione, credo.
Bernard è un artista così dinamico ed energico! È molto comunicativo, il che è una cosa fantastica, e non ho parole per descrivere quanto ami il suo lavoro a livello di design. È un piacere sentirlo al telefono e discutere con lui delle motivazioni, delle personalità e di tutto il resto. Pensa a moltissimi dettagli ancor prima di iniziare a fare i bozzetti. Ci tiene a conoscere bene i ragazzi e le loro attrezzature, e a sviluppare la storia in modo organico.
Per me Children of the Atom è una serie narrata dal punto di vista di alcuni ragazzi che sono cresciuti vedendo negli X-Men gli eroi definitivi, figure fantastiche, rivoluzionarie. New Mutants parla più della vita quotidiana su Krakoa, è incentrato sulla seconda generazione di X-giovani.
I ragazzi di Children of the Atom vedono gli X-Men e gli altri mutanti quasi come celebrità, mentre i Nuovi Mutanti sono stati soldati, profughi e ora hanno finalmente trovato un posto che possono chiamare casa. Quindi quando lavoro su di loro entro in una mentalità completamente diversa e ho aspettative diverse in termini di ritmo, di atmosfere, eccetera...
È il caso di Rahne, che ha suscitato nella mia mente un paio di domande sui traumi, e su come trovare un paradiso non significhi che tutto ciò che ti è successo possa essere improvvisamente cancellato. E Rahne... ne ha passate di tutti i colori. Credo che esaminare la sua storia e cercare di raggiungere la pace attraverso quella prova abbia significato molto per me. Questo è il mio approccio per i personaggi di New Mutants. Non puoi fare finta che il passato non si amai accaduto, nel bene o nel male.
Chi è il mio mentore ideale, o a chi finirei per chiedere consigli? Credo che i miei mentori ideali tra i mutanti siano i seguenti: Tempesta, Kate Pryde, Wolverine, Jean Grey e Dani Moonstar. Ma siamo onesti, probabilmente finirei per chiedere consigli a Mystica, Emma Frost, Callisto o Monet...
Fonte: AIPT