A che punto è l'offerta legale? L'abbiamo chiesto alla Warner Bros
La casa di distribuzione che in Italia più si dedica alla costruzione di un Home Video digitale serio aspetta con ansia Ultraviolet e ha il problema di comunicare la bontà dell’offerta...
Che il videonoleggio canonico sia in calo costante è una realtà da quasi un decennio ormai; da pochi anni invece la sua controparte digitale è in crescita. Solo che quello del digitale è un mercato frastagliato e suddiviso in mille tipologie di fruizioni diverse. “Lentamente si sta tornando a quella casalinga, di massa” spiega Stefano Scauri, Vice presidente di Warner Digital, perchè secondo i dati in possesso della divisione italiana del grande studio (dunque quelli relativi al consumo dei loro titoli), le smart tv stanno crescendo moltissimo nei consumi.
Le scelte sono quelle che conosciamo. Ogni televisore connesso ad internet ha 4-5 possibili alternative (ovvero app interne all’apparecchio) per poter noleggiare o comprare film, alle quali si aggiungono tutti gli strumenti esterni che fanno da tramite tra una qualsiasi tv (connessa o no alla rete) e i suddetti cataloghi. Sono la PS4/PS4, Xbox One/Xbox360, AppleTV e decoder vari. In tutti c’è uno store, sia quello di Apple, che quello di Sony che Play di Google e via dicendo, tutti con più o meno i medesimi costi per film (circa 4€ per il noleggio in HD e 14€ per l’acquisto):
E tutti con lo stesso catalogo. Noi diamo i medesimi film nello stesso momento a tutti, tranne rare eccezioni o promozioni che però hanno un tempo determinato.
Per Warner però il problema è un altro. La clientela è in crescita ma non ancora come potrebbe:
Il punto è che il quantitativo di persone che non sono a conoscenza del fatto che un’offerta legale ed economica esiste è enorme.
Economica, a patto di avere già una console o un televisore smart (che non sono economiche) oppure raggiungibile con circa 100€ se ci si rivolge alla mela. In pochi sono a conoscenza dell’accessibilità dell’offerta legale, anche se poi questa continua a seguire i tempi (lenti) dell’home video e non quelli (immediati) della pirateria:
Quello dipende dalla catena di sfruttamento, il film deve fare la sua vita in sala e poi passare per tutti gli altri canali.
Ma, stesse ipoteticamente solo a voi decidere, non vi converrebbe dare tutto e subito come fanno i pirati?
Non è detto. Bisognerebbe fare un ragionamento economico, perchè un film dato in esclusiva ad una pay-tv ti frutta un certo ricavo in diritti che magari non è lo stesso che faresti mandandolo immediatamente in vendita o noleggio.
Intanto ormai quasi tutte le novità in Blu-Ray Warner arrivano con la copia digitale, cioè la possibilità, una volta acquistato il disco fisico, di possederne anche una copia digitale scaricabile con un codice contenuto nella confezione. Una soluzione che da qualche anno è attiva anche in Italia e che pare lo standard minimo di civiltà per cominciare una discussione.
In America quest’idea di “comprare una volta sola il film e avere il diritto a vedere su qualsiasi piattaforma a prescindere da operatori, tecnologia, device e via dicendo” va sotto il nome di Ultraviolet (un consorzio in cui ci sono i produttori di hardware come i distributori):
Arriverà anche da noi in Italia, non credo prima di un anno. Noi lo stiamo aspettando con impazienza.
Intanto però Warner ha Flixster (nel senso che è di sua proprietà), applicazione e servizio a cui si può accedere da tutti i tablet, tutti i telefoni e tutti computer che consente di vedere i film del catalogo sempre pagando una sola volta e che, soprattutto, funziona.
Quante persone però lo utilizzano?
Tra l’8% e il 10% del totale che acquista un Blu-Ray Warner.