Charlize Theron definisce "estenuante" il "metodo" che aveva adottato per L'avvocato del diavolo
Charlize Theron definisce "estenuante" il "method acting" che aveva adottato per girare L'avvocato del diavolo
Ospite del podcast SmartLess, Charlize Theron ha raccontato come lavorare a L'avvocato del diavolo sia stato un passaggio suo malgrado fondamentale per la sua carriera.
In quel film ho capito che non era un processo che avrebbe funzionato per me. C'era qualcosa di così estenuante. La mia vita era infelice. Non ero felice. E poi, naturalmente, ti preoccupi perché pensi: "Beh, se non faccio così, forse non sarò brava come un Marlon Brando e un Monty Clift" e leggi tutte queste biografie… Poi ho fatto un po' di lavoro, senza ricorre al metodo, e sono stato molto contenta del lavoro. Credo che per me sia molto più utile avere l'energia per andare avanti con il materiale più dark piuttosto che essere esausta. Quando sono esausta, sono semplicemente stanca. Non ho quasi voglia. Perciò ne ho fatto una vera e propria disciplina. Credo che la danza mi abbia aiutato molto in questo senso. Lavoro, me lo lascio alle spalle.
Le parole di Theron arrivano in un momento in cui la discussione sul "method acting" è particolarmente accesa. Se da un lato negli scorsi mesi sono fioccate molte critiche, da parte di Samuel L Jackson, David Harbour e Jesse Plemons, dall’altro c’è chi, come Andrew Garfield o Sally Field, si è invece dichiarato a favore.
Cosa ne pensate delle parole di Charlize Theron su L'avvocato del diavolo? Lasciate un commento!
FONTE: Apple Podcast