I disegni di Charles Burns sulle bottiglie d’acqua, suo malgrado

La marca di acque minerali portoghese Agua Castello ha impresso sulle proprie bottiglie delle immmagini realizzate da Charles Burns... senza il suo permesso

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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La marca di acque minerali portoghese, Agua Castello, ha scelto un modo originale ed elegante per celebrare il suo 115-esimo anniversario: l'arte di Charles Burns (Black Hole). Peccato che all'artista non sia stato chiesto alcun permesso, né abbia ricevuto nessuna forma di ricompensa per l'iniziativa. Tra i commenti alla pagina FB della compagnia si legge:

Vergogna. Ho pensato per un attimo che l'acqua avesse chiesto a João Castello May Pinto, il nostro partner portoghese di Charles Burns, di realizzare qualche schizzo pubblicitario. Invece no, qualcuno è riuscito a recuperare immagini di Charles Burns, immagini protette da copyright e schiaffarle su di un manifesto. Bisogna essere dei furfanti. Solo in questo paese sono permesse queste cose. E nessuno se ne accorge.

Nel tentativo di diventare un punto di riferimento nazionale, Agua Castello mette in imbarazzo il vostro stile e il vostro paese, plagiando palesemente uno dei più prestigiosi autori di fumetti americani, passando attraverso l'insulto nei confronti della qualità degli illustratori nazionali che non hanno bisogno di fare taglia e cuci di opere, una cosa che non centra nulla con il lavoro. La Agua Castello e l'agenzia Strat dovrebbero vergognarsi per chiunque abbia messo mano a questa pagina: lasciare che la gente ne parli soltanto e continuare a far finta di niente è la strategia dell'ostrica.

L'autore che è ritenuto il responsabile del progetto pubblicitario, Rui Fazenda, è stato costretto a inserire una password per accedere al proprio sito web. L'operazione d'altronde può rientrare in quello che si definisce “Swipe File”, uno strumento diffuso nelle strategie di marketing, soprattutto su Internet. Nello swipe (letteralmente “sgraffignare” in inglese) file ci finisce un po' di tutto, immagini, sketch, titoli, battute, recuperato ovunque, per essere utilizzato in futuro al fine di elaborare nuove idee, prendere spunti e trarre ispirazione. Alla fine il materiale raccolto dovrebbe essere ogni volta elaborato, in modo da creare contenuti sempre originali e non limitarsi a una mera imitazione o peggio scivolare su forme di plagio.
Giudicate voi.

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Fonte: Bleedingcool

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