Channing Tatum ricorda il "trauma" di Gambit, non ha più voluto guardare film Marvel

Channing Tatum ha ricordato il trauma legato alla sospensione di Gambit, tant'è che non ha più voluto guardare film Marvel

Redattore per badtaste.


Condividi

Nel corso di una chiacchiera tata con VarietyChanning Tatum ha parlato del suo primo impiego da co-regista con Reid Carolin di "Dog" e soprattutto del film che avrebbe dovuto rappresentare il suo debutto dietro la macchina da presa, Gambit.

Tatum e Carolin trascorsero quattro anni a sviluppare il cinecomic per la 20th Century Fox, puntavano entrambi a condividere la regia del progetto sul mutante Marvel, ma lo studio era contrario:

La Fox non voleva che fossimo noi a dirigerlo, volevano tutti tranne noi, in sostanza, perché non avevamo mai diretto nulla.

L'attore era così innamorato della sceneggiatura che era propenso a cedere la regia ad altri:

Nella loro descrizione lo definivano "appariscente", ma non ero d'accordo, Gambit è un figo. La maggior parte dei supereroi ha dei costumi funzionali, come Batman, ma Gambit è di un altro avviso: "No, questa roba spacca, amico mio! Questo capo ha sfilato a Parigi l'anno scorso". Indossa roba troppo forte perché ama la moda.

Gambit doveva essere un po' come Deadpool e vietato ai minori:

Volevamo realizzare una commedia romantica tra supereroi. La tesi era che l'unica cosa più difficile di salvare il mondo è salvare una relazione.

Era tutto pronto a partire: il cast era stato scelto, gli uffici erano stati aperti, le riprese stavano per partire a New Orleans, ma poi la fusione della Disney e la 20th Century Fox cambiò tutto. Tatum fu distrutto quando il progetto fu sospeso:

Ero traumatizzato, mi sono chiuso a tutta la roba Marvel e non sono più riuscito a vedere i loro film. Amavo quel personaggio, è stato troppo triste. È stato come perdere un amico perché ero pronto a interpretarlo.

L'attore è ancora disposto, se i Marvel Studios volessero:

Oh sì, adorerei interpretare Gambit, anche se non credo che la regia spetti a noi. Siamo stati presuntuosi.

Continua a leggere su BadTaste