Champions: Danny Lore e Luciano Vecchio fanno un bilancio della loro run
Luciano Vecchio e Danny Lore chiudono il lungo arco narrativo intitolato Killer App, che li ha visti collaborare su Champions
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Smith - L'idea è venuta quando io e Denny parlavamo del nostro comune amore per le storie che parlano di truffe e truffatori. La Roxxon è un nemico naturale della squadra, dopo gli eventi di Outlawed, e sapevamo che l'idea dei Champions che cambiano strategia per farla crollare dall'interno ci sarebbe piaciuta molto. Ha anche scatenato un sacco di domande. Che cosa costa una cosa del genere al gruppo? Che effetti ha sulle relazioni interne? Davvero si può battere un nemico come una colossale corporation mantenendo intatti i propri ideali? Una situazione perfetta in cui cacciare i Champions e raccontare una storia di super eroi diversa dalle altre.
Ho scelto Danny per questa serie dopo che aveva scritto una bella storia in due parti per Ironheart nel contesto di Iron Man 2020, che mi ha fatto apprezzare come scrive le battute di un personaggio adolescente. Il suo approccio poi era molto concentrato su protagonisti e rapporti personali, il che lo rende perfetto per una storia come Champions. Luciano è uno dei miei disegnatori preferiti da quando ha lavorato su Ironheart. Comunica un sacco di passione e di energia e il suo stile è sempre splendido. Volevamo che Killer App avesse un aspetto visivo tutto suo, dato che ha atmosfere molto diverse dal primo arco narrativo. Luciano era libero e la scelta è stata ovvia.Lore - Ho avuto la fortuna di incontrare Luciano e lavorare con lui alla serie è spettacolare, perché ha entusiasmo e creatività da vendere. Si lascia davvero prendere da quello che fa ed è sempre all'altezza di questa sua energia. Difficile non entusiasmarsi per le sue pagine. Inoltre, funzioniamo molto bene insieme e credo che si veda nelle tavole. Quando mi blocco, Luciano è sempre lì ad aiutarmi e mi ha permesso di raccontare storie che spero lo abbiano fatto divertire.
Vecchio - Mi hanno presentato Danny ai tempi di Ironheart, quando scriveva la miniserie uscita dopo le storie che ho disegnato. Sono stato felicissimo di sapere che avrei lavorato con lui su Champions e le cose si sono allineate sin da subito. Amo il fatto che abbiamo potuto sperimentare approcci diversi nel rapporto tra sceneggiatura e disegni, come richiedeva la storia che stavamo raccontando. Non solo divertente, ma anche occasione di crescita. Ogni sceneggiatura è stata super stimolante e così anche leggere i numeri finiti.
Lore - Sapevamo quale fosse la direzione del team e su cosa costruivamo. Alanna ci ha diretti per quanto riguarda il percorso dei singoli personaggi. A partire da questo, abbiamo studiato il modo in cui avremmo raccontato la storia. Era fondamentale, per me, raccontare qualcosa che accrescesse i personaggi, non per forza in un'evoluzione positiva, ma che lasciasse a ognuno spazio per brillare. Oltre che trovare il modo di appassionare i lettori. Mi piace, quando possibile, partire da questo, invece di adattare i protagonisti alla trama.
Vecchio - La sfida più grande è stato presentare il brand Roxx On! come una minaccia sempre presente, sempre aleggiante e incorporea. Inoltre, i costumi e l'aspetto dei personaggi sono sempre una delle cose che preferisco in un fumetto. Qui abbiamo introdotto Miriam e il gruppo di lavoro della Roxxon, Fizzle e la sua gang, i robot autisti, i look casual dei nostri eroi. Il mio preferito è stato l'aspetto casual di Viv.
Killer App è una storia che parla di social media, del marketing multi-piattaforma e dei pericoli di un uso irresponsabile di questi strumenti. Un mondo che sia Vecchio che Lore conoscono per esperienza personale, da utenti, e che hanno studiato grazie ad amici e conoscenze esperte nel settore.
Lore - Tra i protagonisti ci sono un sacco di questioni in sospeso, in termini emotivi e relazionali, dagli ultimi archi narrativi, soprattutto tra Nova, Ms. Marvel, Spider-Man, Viv e Ironheart. Gli altri personaggi sono stati integrati gradualmente con il passare del tempo. Snowguard doveva fare solo un'apparizione sporadica, ma poi abbiamo deciso che aveva senso tenerla come guest star. Fin da subito abbiamo progettato il modo in cui le personalità avrebbero dovuto funzionale all'interno della trama: in quale situazione avremmo messo alcuni, chi avrebbe dovuto guarire le proprie ferite, chi sarebbe rimasto ancora più esasperato.
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Fonte: Marvel