Cavaliere Oscuro: la DC Comics accusata di sostenere le proteste di Hong Kong
Un teaser del nuovo fumetto del Cavaliere Oscuro ricorderebbe fin troppo i manifestanti di Hong Kong, secondo i lettori cinesi della DC Comics
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Qualche mese fa, Frank Miller ha annunciato Dark Knight Returns: The Golden Child, un nuovo fumetto ambientato nel futuro alternativo scaturito dalla celebre miniserie del 1986 Il ritorno del Cavaliere Oscuro.
L'albo autoconclusivo uscirà sugli scaffali delle fumetterie americane il prossimo 11 dicembre, disegnato da Rafael Grampà, colorato da Jordie Bellaire e con variant cover di artisti del calibro di Paul Pope, Joëlle Jones, Andy Kubert e dello stesso Miller, autore dei testi.
Anche Grampà ha firmato una variant, la quale è stata sfruttata per creare un'immagine promozionale che ha suscitato diverse proteste da parte dei lettori cinesi sul social network cinese Weibo. L'ufficio marketing della DC Comics ha infatti inserito la frase "Future is Young" ("Il futuro è giovane") dietro alla Carrie della copertina, nel suo costume nero e intenta a lanciare una molotov.
Tutto questo, secondo svariati utenti sarebbe fin troppo riconducibile ai manifestanti di Hong Kong in lotta per la democrazia, e in virtù di questo la casa editrice è stata accusata di parteggiare per loro.
A seguito delle lamentele, la DC Comics ha cancellato il post con il teaser, generando inevitabilmente ulteriori polemiche da parte dei lettori americani, che hanno considerato questo atto l'ennesima mossa per accontentare il pubblico cinese, mettendo il guadagno economico davanti all'integrità.
Resta da vedere se tutto ciò andrà a influenzare anche le immagini contenute nell'albo, alla cui pubblicazione mancano ormai meno di due settimane.
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