Cate Blanchett parla dell'Intelligenza Artificiale: "Non può replicare la mortalità umana"
L'attrice, ospite del Festival di Toronto, ha detto la sua su un tema oggi molto caldo, che riguarda l'industria dell'intrattenimento e non solo
Durante un Durante un Q&A al Festival di Toronto (via Variety), Cate Blanchett ha riflettuto sull'AI, tema oggi sempre più al centro della discussione nell'industria dell'intrattenimento e non solo. Ecco le sue parole:
Sono molto orgogliosa del nostro settore, perché ha scioperato su questo tema. Siamo molto esposti. E se si pensa a prima dello sciopero, si parlava di IA, ma non era una conversazione da fare a tavola, mainstream. Penso che sia davvero importante discutere di ogni nuova tecnologia. Penso che dovremmo essere molto cauti, perché l'innovazione senza immaginazione è una cosa davvero molto pericolosa.
L'intelligenza artificiale non influenzerà solo l'industria [dell'intrattenimento]. La cosa che sento profondamente riguardo all'IA è che la cosa che temiamo di più, che ignoriamo di più e che mettiamo in secondo piano è la nostra mortalità. Sappiamo che il nostro tempo qui non è infinito, e questo è qualcosa che l'IA non capirà mai. Può imitarlo, ma non comprende il profondo timore esistenziale né quanto è prezioso ogni momento nella sua composizione cellulare, non che abbia necessariamente già una composizione cellulare. È qualcosa che non si può replicare.
Blanchett ha poi sottolineato la necessità, in tutti i settori e per tutte le persone, di “valorizzare l'autentico”: "Quando si fa questo, si inizia a percorrere una strada parallela in cui l'IA può esistere e ci sono molte cose positive che possiamo ottenere da questa, ma non è autenticamente umana. In questo senso è inautentica”. Invece di aspettare passivamente che l'IA determini il futuro, si deve dunque “premiare attivamente la connessione umana” partecipando a eventi come un festival cinematografico, con migliaia di persone riunite in una sala.