La casa di Marilyn Monroe non sarà demolita perché “bene di importanza culturale”, i proprietari fanno causa
A asettembre avevamo appreso che la casa di Marilyn Monroe, costruita a Brentwood nel 1929, sarebbe stata demolita: arrivano aggiornamenti
A settembre avevamo appreso che la casa di Marilyn Monroe, costruita a Brentwood nel 1929, sarebbe stata demolita alla luce della decisione gli attuali proprietari di ristrutturarla completamente.
La proprietà non aveva ricevuto lo status di bene di importanza culturale, perciò non era previsto che ci fossero opposizioni da parte dell’ufficio urbanistica di Los Angeles, ma dopo numerose petizioni e in seguito a una battaglia dei proprietari per fermare la procedura, la città di Los Angeles ha disposto il divieto di demolizione perché la dimora è stata riconosciuta un bene da preservare.
**SUCCESS** 🙌 The Marilyn Monroe Residence in Brentwood is now a Historic-Cultural Monument! Today, L.A. City Council unanimously approved the nomination for Marilyn Monroe's final home. Thanks to all who voiced their support and a HUGE thanks to Councilwoman Traci Park & team! pic.twitter.com/eaf3rcnBYS
— L.A. Conservancy (@LAConservancy) June 26, 2024
Marilyn Monroe acquistò la sua residenza nel 1962 alla somma di 75.000 dollari, mentre i suoi attuali proprietari, Brinah Milstein e suo marito, il produttore di reality Roy Bank, hanno sborsato una cifra ben più alta, pari a 8,3 milioni di dollari.
I due hanno deciso di fare causa alla città perché sostengono che gli interni della casa siano stati alterati fin troppo e che non abbiano nulla in comune con quelli della dimora originale di Monroe, rendendo quindi fuori luogo la designazione storica. Hanno poi ammesso un certo malcontento, comune a quello del vicinato, per la presenza costante di visitatori molesti.
L’appuntamento in tribunale è fissato al 13 agosto, ma intanto va precisato che la demolizione non è effettivamente scongiurata: lo status di bene di importanza culturale prevede semplicemente che le proposte di demolizioni vengano esaminate attentamente e rigidamente da una commissione.