Cartoomics: un primo bilancio del restyling di Diabolik

Matteo Buffagni e Mario Gomboli fanno un primo bilancio dei risultati del restyling di DIabolik

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Si è svolto nella giornata di domenica di Cartoomics 2014 l'incontro con Mario Gomboli e Matteo Buffagni per raccontare agli appassionati milanesi l'attuale processo di rinnovo della storica collana Diabolik. Il padre spirituale di Astorina e il suo più giovane artista hanno raccontato ai presenti il percorso che li ha portati all'attuale restyling, ormai giunto al suo secondo volumetto: dall'annuncio della cura Buffagni per le grafiche, alle polemiche dei fan nei confronti del giovane disegnatore, considerato troppo stile Marvel per adattarsi alle copertine e alle atmosfere della creatura delle sorelle Giussani. Dopo una doverosa introduzione e una serie di considerazioni che dovreste aver già letto nell'intervista a Gomboli e in quella a Buffagni che trovate qui su Badcomics.it, si è passati alla parte più interessante per i già informati sulla faccenda.

Il primo bilancio dell'iniziativa è positivo. Mario Gomboli ha confermato, senza scendere ovviamente in particolari, la risposta del pubblico al nuovo stile. Le copertine sono più moderne, quanto basta per attirare l'attenzione dalle edicole più di quanto non facessero quelle classiche, ma sono state apprezzate anche dai fan più accaniti e più attivi nel comunicare con Astorina. Buffagni ci informa scherzosamente che le minacce di morte sono tutte quante rientrate, anche se non mancano le frecciatine a seguito di ogni copertina. Tanti complimenti per il suo lavoro, anche da parte dei detrattori di un tempo.

Apprendiamo con gioia i buoni dati di vendita derivanti dal recente restyling di Diabolik, una delle testate fondamentali e più longeve della storia del fumetto italiano, e auguriamo al giovane Buffagni una lunga carriera nel nostro paese e all'estero.

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