Cartoomics: Carlos Pacheco racconta la vera storia di Avengers Forever

Carlos Pacheco ha ricordato col pubblico di Cartoomics la lavorazione di Avengers Forever, storica maxi-serie scritta da Kurt Busiek

Caporedattore, ex grafico e illustratore, appassionato di tutto ciò che è narrazione per immagini.


Condividi

Terzo e ultimo appuntamento con il resoconto della conferenza Panini Comics tenutasi a Cartoomics con la partecipazione del superospite Carlos Pacheco. Nella prima parte ci siamo concentrati sulle dichiarazioni dell’artista spagnolo relative al suo nuovo progetto Squadron Sinister, miniserie scritta da Marc Guggenheim, mentre nella seconda abbiamo parlato del suo lavoro con Rick Remender su Captain America.

Avengers ForeverDulcis in fundo, diamo spazio a quello che molti indicano come il capolavoro di Carlos Pacheco: Avengers Forever. L'artista ha confessato di non ricordare poi molto della lavorazione alla maxi-serie scritta da Kurt Busiek, ma nonostante ciò ha riservato al pubblico di Cartoomics qualche chicca:

  • In origine la storia avrebbe dovuto chiamarsi War in Chains e sarebbe stata ambientata su due Terre parallele: il classico Universo Marvel e un mondo in cui i nazisti avevano vinto la Seconda Guerra Mondiale. Il Rick Jones di questa dimensione avrebbe viaggiato su Terra 616 per capire come liberare il proprio pianeta dalla piaga del Terzo Reich.

  • Il progetto non andò in porto perché all'epoca un'altra serie Marvel era già imperniata su un eroe finito in una dimensione parallela: Mutant X di Howard Mackie, con protagonista Havok.

  • Busiek ripensò quindi la storia e, pur mantenendo Rick Jones tra i protagonisti, decise di farla ruotare attorno a una squadra di Vendicatori provenienti da diverse epoche. Carlos Pacheco partecipò allo script e scelse tra i protagonisti Hank Pym nella sua versione instabile, ossia Calabrone; il dubbioso ma incredibilmente forte Capitan America del dopo Watergate; e Songbird dei Thunderbolts, selezionata dall'artista per assegnarle il ruolo di "Lolita" del gruppo, di modo che potesse rendere le interazioni tra i personaggi maggiormente interessanti.

  • La Marvel chiese agli autori di rilanciare Genis-Vell, il figlio dell'originale Capitan Marvel. Il look scelto da Pacheco per Legacy fu ispirato a Marlon Brando in Giulio Cesare, film del 1963 diretto da Joseph L. Mankiewicz. Pacheco è tuttora molto soddisfatto della scelta, in particolar modo perché dopo Vendicatori Per Sempre venne lanciata una serie regolare dedicata al personaggio (di Peter David e Chriscross).

  • In origine le copertine di Avengers Forever realizzate da Pacheco avrebbero dovuto sfoggiare le chine George Pérez. Per questo motivo, lo spagnolo, tra i tanti Vendicatori ritratti, inserì anche il Fante di Cuori, personaggio che ama molto nella versione dell'artista; Pérez ebbe però dei problemi di salute che lo allontanarono dal progetto e le chine furono affidate a Jesus Merino (che si occupò anche degli interni).

Avengers ForeverLa Marvel chiese quindi a Pacheco il perché della presenza del Fante di Cuori sulle copertine, visto che non era un Vendicatore, e il disegnatore rispose che forse un giorno lo sarebbe diventato. Qualche anno dopo il personaggio entrò effettivamente a far parte degli Avengers, per poi trovare la morte nella saga Vendicatori Divisi di Brian Bendis e David Finch.

  • Visto che sin dal suo esordio Rick Jones era stato un musicista, Pacheco decise di fargli indossare la maglietta di un gruppo musicale: gli Hot Tuna. La Marvel volle però tutelarsi chiedendo prima agli avvocati della band se ciò avrebbe creato problemi ed effettivamente non ottenne il permesso di riprodurre il marchio. La cosa stupì molto il disegnatore, perché in fondo si trattava di pubblicità gratuita all'interno di un fumetto della Casa delle Idee, dunque non capiva il perché del rifiuto.

Decise di modificare il nome sulla t-shirt di Jones: Hot Tuna divenne quindi "Not-Tuna". Ma anche così la Marvel scelse di verificare la cosa dal punto di vista legale. Tra il nome modificato e la pubblicità gratuita alla fine prevalse la seconda, come potete vedere dal disegno di copertina sulla sinistra.

Continua a leggere su BadTaste