Cartoomics 2017: La Storia dell'Arte di Topolino, incontro con Roberto Gagnor e Stefano Zanchi
L'incontro con Roberto Gagnor e Stefano Zanchi, a Cartoomics 2017, sul ciclo La Storia dell'Arte di Topolino
Il primo ciclo, racconta Gagnor, nasce da una sua idea risalente al 2010, quando esordì la mostra su Destino, il cortometraggio incompleto nato dalla collaborazione tra Walt Disney e Salvador Dalì. Lo sceneggiatore decise che doveva raccontare il frutto dell’incontro tra i due grandi artisti e il suo desiderio si concretizzò con l’avventura Topolino e il surreale viaggio nel Destino, disegnata da Giorgio Cavazzano.
Gagnor, reduce dalla positiva esperienza con Zanchi, ha raccontato come il mestiere di sceneggiatore di fumetti sia simile a quello di chi scrive per il cinema, così come il disegnatore, che si occupa dalla recitazione dei personaggi e della regia, sia a tutti gli effetti un regista. Quindi, se Cavazzano è paragonabile a Spielberg e Sciarrone a Snyder, Stefano Zanchi è, secondo Roberto Gagnor, Joe Wright, per la sua capacità di reinterpretare in modo nuovo quanto c’è di più classico.
Dopo l’avventura dedicata a Warhol, di cui gli autori mostrano alcune vignette in anteprima, Gagnor anticipa i futuri appuntamenti con il ciclo, dedicati uno a Magritte e un altro a Berndnaut Smilde, artista che fotografa nuvole create all’interno di spazi chiusi. Proprio quest’ultima storia conterrà un riferimento al classico di Floyd Gottfredson Topolino e il mistero dell'uomo nuvola.