Cartoomics 2017, Bonelli: tutte le novità su Zagor

Il nostro resoconto della conferenza su Zagor a Cartoomics, alla presenza di Moreno Burattini e Tito Faraci

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Zagor 620, copertina di Alessandro PiccinelliA Cartoomics 2017Moreno Burattini ha concluso le conferenze Sergio Bonelli Editore parlando delle novità editoriali di Zagor, a cominciare da una bella sorpresa: l’annuncio di un Color Zagor che vedrà protagonista Tonka, amico fraterno dello Spirito con la Scure, disegnato da Roberto Piere, che ha appena debuttato sulla serie con Tra i ghiacci del Nord (Zagor 620, uscito lo scorso 2 marz0).

Il successivo episodio sarà doppio e vedrà un altro esordio alle matite, quello del "dampyriano" Giuliano Piccininno, che firmerà Il grido della banshee (Zagor 621, previsto il prossimo 4 aprile) e L'araldo di Cromm (Zagor 622). 

L'illustratore Massimo Pesce e lo sceneggiatore Jacopo Rauch riporteranno presto in scena il samurai ronin Takeda, mentre Marco Verni darà vita - attraverso un'altra storia doppia - a un vero e proprio incubo con i tentacoli, una tremenda minaccia per il Re di Darkwood.

A fine anno ci sarà un altro straordinario ritorno, quello di Smirnoff, ad opera di Walter Venturi e Luigi Mignacco, che ci spiegheranno i quarant'anni di assenza del diabolico duca.

Zagor 621, copertina di Alessandro PiccinelliUn altro battesimo zagoriano sarà quello di Lola Airaghi. L'artista nota a tutti i fan di Morgan Lost confezionerà un fumetto di 32 pagine che verrà pubblicato sul Maxi Zagor di settembre, albo che inaugurerà un nuovo formato. Sarà infatti il primo di un nuovo corso, I Racconti di Darkwood, dove - con una periodicità ancora da stabilire e in alternanza con la formula collaudata di un'unica lunga storia - all'interno di vicenda indipendente e autoconclusiva ci sarà spazio per storie brevi, sperimentali e libere dalla classica gabbia bonelliana.

Ognuna sarà realizzata da un disegnatore differente, alcuni non facenti parte del team creativo di Zagor. I nomi coinvolti, rigorosamente a coppie, sono quelli di Romeo Toffanetti (Nathan Never) e Marcello Toninelli (tornato alle sceneggiature dopo un trentennio), Gianni Sedioli e Paolo D’Orazio (un maestro del genere splatter), Dante Bastianoni (Nathan Never) e Luigi Mignacco. Prevista anche la prima avventura di Zagor scritta da una donna, Gabriella Contu, e illustrata a mezza tinta da Marcello Mangiantini.

Veniamo alla grande notizia del panel, che riguarda Tito Faraci, ovviamente presente all’incontro: sarà scritta da lui la miniserie di sei numeri dedicata a Cico, annunciata a inizio anno:

Avevo chiesto di scrivere un altro Speciale di Cico. [...] Mi hanno dato molto di più: una miniserie di sei numeri!

Ogni albo sarà di 60 pagine a colori, con un formato leggermente più grande rispetto a quello bonelliano. Il progetto verrà pubblicato a cadenza mensile da giugno e sarà ambientato in un’epoca storica diversa, in cui il protagonista verrà proiettato attraverso una sorta di vortice temporale.

A Venturi sono affidate le tavole del primo numero e le copertine dell'ambizioso progetto. Gli altri talenti coinvolti sono Giorgio Sommacal (Cattivik, Adam Wild), Stefano Voltolini (Leo & Aliseo - Il Giornalino), Oscar Scalco (Alan Ford, Nathan Never), Giuliano Piccininno (Dampyr) e il duo Luca Pozza (La Guera Granda) alle matite e Luca Corda alle chine.

Se l'esperimento andrà a buon fine, nel 2018 potrebbe uscire un'altra miniserie a sorpresa...

Zagor

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