Cartoomics 2016: BAO presenta Das UPgrade e Non stancarti di andare
Teresa Radice e Stefano Turconi ospiti di BAO a Cartoomics assieme agli autori tedeschi Ulf Graupner e Sascha Wustefeld
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Turconi e Radice, come molti di voi sapranno, sono al lavoro su un nuovo libro molto atteso, intitolato Non stancarti di andare che uscirà nel 2017. Radice ha rassicurato il pubblico e il suo editore, affermando che la scrittura della storia è finita, la qual cosa rappresenta d'abitudine la parte per lei più complicata. La sceneggiatura è a quota sessanta pagine, le tavole già terminate sono le prime trenta di un volume che sarà di oltre trecento. Foschini le ha sfogliate da poco e ne parla come qualcosa di visivamente sorprendente.
Il motivo vero per cui ho deciso di scommettere su Das UPgrade è che così ci saranno colleghi e fumettisti non mi romperanno più le scatole in continuazione chiedendomi di farlo.
Quest’anno usciranno i primi due volumi in Italia, il terzo uscirà in Germania assieme al quarto nel corso del 2016. Dall’anno prossimo, BAO dovrebbe pubblicarne uno all'anno in maniera progressiva, a meno che i due autori tedeschi non si dimostrino più rapidi del previsto.
La storia di Das UPgrade racconta la vita di un giovanotto degli anni Settanta di nome Ronnie, che vive nella Germania dell’Est. Ha il potere del teletrasporto, cosa che in un luogo del genere offre possibilità impreviste e che lo renderà una sorta di eroe per tutti i dissidenti dal governo socialista di allora. I motivi per cui si è trovato dotato di questo potere saranno oggetto di spiegazione nel corso dei volumi. Un mistero che si infittisce quando scopriamo che il protagonista può teleportarsi solo quando sente una certa canzone di un certo musicista. I due sono destinati ad incontrarsi.
Nei poteri di Ronnie, però, è insito un effetto collaterale non trascurabile: teleportarsi comporta farsi la cacca nei pantaloni.
Ronnie era divenuto un supereroe che portava oltre il confine con la Germania Ovest le persone che non avevano scelto di vivere sotto la Germania comunista, ma dacché il Muro di Berlino è caduto, che ne è stato di questo personaggio? Nel rispondere a questa domanda e nel raccontare una storia che si muove tra le due epoche, quella pre e quella post riunione delle due Germanie, gli autori ci introdurranno l'insegnante di scuola di Ronnie, anche lei dotata di un potere particolare: viaggia tra le epoche ed è, pertanto, il personaggio che connette le due fasi della storia.
In chiusura, Foschini è tornato a parlare di Non stancarti di andare, dando lettura del proposal scritto da Teresa Radice per il volume.
Quando Iris si scopre incinta, Ismail è già lontano. Quando lei cerca di contattarlo per dargli la notizia, lui è già nei guai. Privo di documenti nel caos umano e burocratico di una Siria ribaltata, Ismail affronta l'odissea dei tanti che scappano: prima via terra, poi via mare. Iris non sa che fine lui abbia fatto, ma lo aspetta... mentre aspetta un figlio da lui. Ismail non sa di essere già padre, ma affronta l'indescrivibile per riabbracciare Iris, e con lei il loro futuro insieme. Attendere: infinito del verbo amare.
Radice e Turconi hanno spiegato il senso di un libro del genere proprio adesso, durante gli attuali, tragici accadimenti che squassano la Siria, con una ragione del tutto personale, legata a un viaggio compiuto nel 2007 proprio in quella terra oggi martoriata dalla guerra. Ci sono persone che i due autori hanno conosciuto laggiù, di cui sono diventati amici, che oggi sono disperse chissà dove, nel loro paese o in chissà quale destinazione della loro fuga.
Il libro è radicato nel presente della coppia di protagonisti, due innamorati che affrontano l'attesa di ritrovarsi e la tragedia della storia che li separa, ma è narrato anche al passato, tramite il racconto della vita delle donne più importanti per la giovane Iris: la nonna e la madre.
Teresa Radice non nasconde di aver trovato la propria dimensione ideale di scrittrice con Il porto proibito e con questo nuovo progetto, che le permettono di andare in cerca del giusto tono e del giusto ritmo del racconto grazie alla lunghezza della storia, al contrario dei suoi impegni presso altri editori che sono improntati alla brevità.
Turconi ha parlato della particolare scelta cromatica che coinvolge le tre epoche su cui la storia di Non smettere di andare si adagia. Gli anni Trenta, che appartengono alla nonna di Iris, avranno una colorazione che ricorda le fotografie seppiate di quel decennio; i Settanta, che narrano le vicende della madre della protagonista, saranno caratterizzati dai colori virati al rosso, ancora ispirati alle fotografie risalenti a quegli anni; nel presente troveremo invece una scala cromatica più comune.
Durante gran parte dell'incontro, sono state proiettate le immagini realizzate da Turconi per il volume, alcune tavole e molti studi. Da quanto possiamo intuire, il livello è, se possibile, salito rispetto al sorprendente Il Porto Probito, opera che in futuro verrà ristampata in versione gigante, sul modello di un atlante nautico.