Cartoomics 2013: 50 anni di Iron Man, il resoconto della conferenza

Marco Lupoi, Tito Faraci, Max Pezzali e Stefano Bethlen hanno parlato di Iron Man 3 e dell'anniversario del supereroe a Cartoomics 2013...

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Si è tenuta ieri a Cartoomics 2013, il salone del fumetto e del cosplay di Milano, una conferenza organizzata in occasione dei cinquant'anni di Iron Man e dell'imminente uscita di Iron Man 3 in tutto il mondo.

Alla conferenza hanno partecipato Marco Lupoi (direttore editoriale Panini Comics), lo sceneggiatore Tito Faraci, Stefano Bethlen (Head of Theatrical Distribution di The Walt Disney Company) e il cantante Max Pezzali, grande appassionato di fumetti Marvel.

Dopo aver proiettato il trailer di Iron Man 3, il moderatore della conferenza ha chiesto subito a Bethlen di parlare del film, e in particolare dei toni particolarmente dark che sembrerebbe prendere:

Si tratta di un doppio sequel: di Iron Man 2 e di The Avengers. Iron Man sente il peso di aver salvato il mondo, e in generale il film sarà il primo di quello che la Marvel chiama la "fase due" del suo universo cinematografico. Dopo aver introdotto tutti i personaggi, ora i film prendono una nuova direzione, cambieranno i toni e ci sarà più introspezione. E' anche per questo che è stato coinvolto il regista Shane Black, un regista in grado di bilanciare azione e ironia, proprio come fa sullo schermo Robert Downey Jr.

Per introdurre la figura di Max Pezzali, gli è stata subito posta una domanda su quale fosse il suo film dei Marvel Studios preferito. E la risposta non è scontata:

Mi è piaciuto molto thor, soprattutto x lo stile fantasy e shakespeariano, per le interpretazioni, come è stato ricreato il mondo di asgard, il rapporto confliuttuale con locky. E' un film parasupereroistico che pulò essere visto da chiunque. Ha un che di universale, anche a chi non è molto adentro ai supereroi.

Ovviamente si è parlato anche di musica. Da Twitter è arrivata una domanda: immagina di dover dedicare una canzone a Iron Man, come la chiameresti?

Qualcosa come Batticuore, farei ovviamente riferimento al suo cuore bionico!

Lupoi ha colto la palla al balzo per iniziare a parlare della figura di Iron Man:

In effetti le storie classiche di Iron Man hanno tutte dei titoli molto belli, "Sotto l'Armatura batte un cuore," oppure "Dieci anelli ha Mandarino"... sembrano tutti titoli perfetti per una canzone.

Iron Man è uno dei fumetti più classici, ma è anche uno dei più particolari. La sua popolarità è arrivata più nel 21esimo secolo che nel 20esimo. E' nato durante la guerra del Vietnam, il protagonista è un industriale neanche giovanissimo che inventa una armatura in una grotta dell'estremo oriente. Iron Man all'inizio combatteva soprattutto con cattivi provenienti dal mondo comunista... per i primi decenni ha avuto vicende molto particolari. All'inizio si trovava anche a dover dividere la collana con Capitan America (Tales of Suspance), poi con il film c'è stata una vera e propria trasfusione di energia da hollywood alla carta, rilanciando molto il fumetto di iron man. Questo anche eprché hanno scelto l'attore perfetto: Tony Stark è un personaggio difficile nel quale immedesimarsi, e con Robert Downey Jr. hanno trovato la persona giusta.

Max Pezzali: Clamorosamente le vicende biografiche di Robert Downey Jr. sono molto simili a quelle della figura di Tony Stark (parliamo dell'alcolismo)!

Lupoi: Diciamo che è un argomento più forte nei fumetti piuttosto che nel film, dove viene trattato blandamente. Iron Man è il primo supereroe alcolista della storia del fumetto (Il Diavolo nella Bottiglia, dove in 17 pagine si risolse tutto, ma soprattutto nella saga di Iron Monger, dove ricadde nell'alcolismo e perse le sue industrie).

E quanto ci sarà del fumetto Extremis nel film?

Lupoi: La saga di Extremis è di circa sette anni fa (disegnata da Adi Granov, peraltro visualizzatore ai Marvel Studios), e in essa Iron Man veniva contagiato da un nanovirus: la sua armatura diventava parte del suo corpo. Per ora, da quello che abbiamo visto, non mi sembra si veda molto di tutto questo, per lo meno non sembra esserci la componente tecnorganica, ma vedremo...

Lupoi ha parlato anche di quanto c'è dell'Iron Man classico e ultimate nei film:

Se posso dire la mia, l'iron Man dei film è quello classico. L'Iron Man moderno non è, nei fatti, stato trasposto nei film. L'iron Man dei film è quello dell'universo 616, l'universo tradizionale.

A Tito Faraci è stato chiesto quale avventura di iron Man racconterebbe se dovesse scrivere una storia su di lui:

La terrei su toni brillanti, una cosa che nei film emerge molto bene. Un uomo ironico che sa affrontare la vita con ironia e che può avere aspetti paradossali e tragici. Non vorrei neanche fare una cosa troppo banale: mi giocherei la chiave della commedia e della difficoltà di interpretare tanti ruoli diversi. In Iron Man non c'è la trasformazione del corpo come invece capita solitamente nei fumetti dei supereroi, ma quello della responsabilità: interpretare vari ruoli all'interno della società. Anche la commedia gioca spesso su questi equivoci. Poi e' un donnaiolo, quindi ci giocherei su.

Pezzali: La cosa bella è che di Iron Man sappiamo tutti l'identità.

Faraci: Infatti la cosa interessante sarebbe giocare su piani diversi: Tony Stark esce a cena con una ragazza e, contemporaneamente, deve salvare il mondo!

Lupoi: Pensate che all'inizio iron man fingeva di essere la guardia del corpo di Tony Stark. Ufficialmente era la sua stessa guardia del corpo. Poi nei fumetti la cosa è stata fatta cadere per introdurre il nuovo concetto: che tutti sanno chi è. La sua prima armatura era gigantesca e grigia. Poi divenne dorata, veniva chiamato il Vendicatore d'Oro. Ne ha cambiate tantissime, quella che aveva negli anni ottanta era iperkitsh!

Pezzali: Certo, seguivano quello che era l'immagine del tecnologicamente figo nei decenni.
 

A questo punto Lupoi ha parlato del prologo del film a fumetti, che includerà un breve adattamento di Iron Man 2 (uscito negli USA appena dopo il secondo film) e che svelerà alcuni collegamenti tra il secondo e il terzo film.

In conclusione è stato coinvolto il realizzatore della mostra "Iron Man: 50 anni in armatura tra tecnologia e design", proveniente dal Politecnico di Milano, che ha spiegato come mai è difficile pensare che in futuro si possa realizzare davvero una armatura di Iron Man:

E' davvero difficile, a causa del problema dell'energia, che non basterebbe. Ma anche il peso, e la difficoltà di modellarsi l'armatura sul corpo rendono questo progetto di improbabile realizzazione. Esistono però esoscheletri che, pur impiegando mezz'ora per essere indossati, aumentano le capacità motorie dei disabili o dei militari: si va dai cargo loader a sistemi compatti che si collegano al sistema nervoso...

Ecco la sinossi della pellicola:

Il nuovo film Marvel Iron Man 3 vede lo sfacciato ma brillante industriale Tony Stark/Iron Man combattere contro un nemico senza limiti. Quando Stark vedrà il suo mondo personale distrutto per mano del suo nemico, intraprenderà una straziante missione alla ricerca dei responsabili. Si tratterà di un’impresa che metterà a dura prova il suo coraggio in ogni momento. Con le spalle al muro, Stark dovrà sopravvivere senza i dispositivi da lui creati, fidandosi solo del proprio ingegno e istinto per proteggerele persone che ama. Mentre trova tutte le forze per reagire, Stark trova la risposta alla domanda che lo ha sempre segretamente perseguitato: è l’uomo che fa l’armatura o è l’armatura che fa l’uomo?

Con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Rebecca Hall, Stephanie Szostak, James Badge Dale e con Jon Favreau e Ben Kingsley, Iron Man 3 è diretto da Shane Black, con la sceneggiatura di Drew Pearce e Shane Black ed è basato sull’iconico Supereroe Marvel Iron Man, che apparve per la prima volta nel 1963 sulle pagine di “Tales of Suspense” (# 39), per debuttare poi, nel 1968, con il primo fumetto interamente dedicato “The Invincible Iron Man” (#1).

Iron Man 3 uscirà il 24 aprile in Italia.

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