Carlo Chatrian a un passo dalla nomina di direttore del Festival di Berlino
Manca solo l’annuncio ufficiale, ma diverse testate tedesche concordano sulla scelta di Chatrian per sostituire Kosslick a partire dall’edizione 2020
Ci sono tutti questi condizionali perché la notizia l’ha data Bz Berlin, solitamente molto affidabile e perché non è stata smentita nè confermata da Monika Grütters, il ministro della Cultura che intende annunciare il nome del nuovo direttore questo Venerdì.
Dopo il cambio ai vertici del Sundance e quello alla guida della Quinzaine è la terza nomina di un festival di prima fascia che abbiamo visto quest’anno, anche se Kosslick rimarrà in carica fino alla fine del prossimo festival (quello cioè a cui si suppone stia lavorando ad ora) e allo stesso modo Chatrian sarà impegnato fino ad Agosto con quest’edizione di Locarno. E non sarà l’ultima nomina visto che ovviamente Locarno dovrà annunciare il successore di Chatrian.
Messo in ginocchio dalla presenza del Sundance prima di lui e di Cannes dopo, ha faticato moltissimo a ritagliarsi un’identità vera negli ultimi anni, vittima anche di selezioni di film tedeschi improponibili e di una certa indecisione nell’abbracciare la via del cinema d’autore duro e puro.
Impossibile dire ad ora che direzione imprimerà Chatrian che nei suoi anni a Locarno ha mostrato grande continuità con la storia di quel festival, mescolando sia film duri e puri (nei suoi anni il Pardo D’oro l’ha vinto Lav Diaz) sia blockbuster americani in Piazza Grande. Berlino sarà per lui davvero un altro paio di maniche, un incarico che in molti definiscono “da incubo” viste le difficoltà, ma che considerata la potenza del mercato che si svolge nei medesimi giorni ha evidentemente anche molte leve interessanti da poter sfruttare.