Captain Marvel: Kelly Thompson parla del nuovo arco narrativo a tema magico
Un nuovo nemico proveniente da un possibile futuro mette Captain Marvel in difficoltà grazie a un punto debole fondamentale di Carol Danvers
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Thompson - Carol è incredibilmente potente. Onestamente, bisogna gettarle addosso una quantità incredibile di problemi per metterla realmente in difficoltà, come super eroina. Sono sempre in cerca di sfide meno prevedibili per lei, che le richiedano creatività per uscirne. Come uno scambio di corpi con il Dottor Strange, per esempio, o la permanenza nel suo proprio futuro, o ancora situazioni in cui si trovi ad avere a che fare con il soprannaturale e con uno dei suoi punti deboli: la magia. Mettere Captain Marvel in condizione di non essere sicura di sé è sempre divertente e porta in superficie sia il meglio che il peggio di lei.
Amo scrivere il suo personaggio accanto a quello di Doctor Strange, perché sono praticamente come acqua e olio e, per uno scrittore, è oro. Ma questo non significa che possa funzionare in una relazione amorosa. Sono due colleghi che si cercano in un momento di debolezza e di tristezza. Non penso che abbiano rimpianti riguardo il loro rapporto: hanno passato dei momenti insieme ma non per forza dovevano essere duraturi. Spero di avere l'occasione di giocare con la loro relazione, in futuro, e con il fatto che ora sono amici più stretti. Ma conoscersi meglio a vicenda non vuol dire per forza andare più d'accordo. Ci sarà da divertirsi.Adoro il personaggio di Amora, l'Incantatrice. Ho tentato di raccontare una storia con lei sin dai tempi di A-Force. Mi piace quel che abbiamo fatto con il suo personaggio sui numeri #6 e #7, ma avevamo talmente poco tempo che non siamo riusciti a farle giustizia. L'arco The New World e quello attuale, su Captain Marvel, mi danno decisamente la possibilità di rettificare la cosa. Mi piace perché non è mai del tutto chiaro da che parte sia. Segue soltanto i propri obiettivi ed è una cosa che rispetto.
Il nuovo costume di Captain Marvel è stato progettato dallo spettacolare Marco Checchetto. Abbiamo iniziato con l'intenzione di dare a Carol un piccolo aggiornamento nel look, ma durante il lavoro ci siamo accorti di avere l'occasione per regalargliene uno specifico per questo arco narrativo a tema magico. Sono felice che l'abbiamo fatto per tempo, perché alla gente è piaciuto da matti, come a me.
Jacopo Camagni sta facendo un lavoro grandioso sul personaggio e ha un modo speciale di trattare le sue espressioni del viso e il linguaggio del corpo. Il suo stile è un po' più cartoonesco di quanto siamo abituati a vedere sulla serie, ma ha portato un cambiamento di passo interessante. Cerco di dargli sempre da disegnare qualcosa che sia per lui una sfida e nel numero #29 ha davvero fatto grandi cose.
Ove viene dal futuro distopico che Carol ha visitato recentemente, quindi sappiamo che i suoi piani sono grandiosi, così come le sue abilità. Ma nemmeno Carol sa come o perché Ove voglia mettere il mondo in ginocchio e questo la spaventa. Proprio lui rappresenta la forza propulsiva della trama di Strange Magic e lo vedremo apparire nelle storie, ma questo arco non parla tanto di Ove quanto del trauma subito da Carol e della sua paura del futuro. O meglio, delle proprie debolezze e dei propri fallimenti.
Sarà un arco narrativo atipico, certamente per una storia su Captain Marvel, e questo me lo fa amare ancor di più. Scavare nelle difficoltà di un personaggio è qualcosa che mi ha sempre interessato e che forse è necessario fare.
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Fonte: CBR