Capitan Marvel: Meg LeFauve racconta come sarà Carol Danvers al cinema

Che genere di eroina sarà Carol Danvers, in arte Capitan Marvel, nella sua versione cinematografica? Le prime dichiarazioni della sceneggiatrice Meg LeFauve

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Capitan MarvelChi è, in questo momento, la donna più importante della Marvel? Non facciamo fatica a rispondere Carol Danvers, anche nota come Capitan Marvel. E non per il fatto che il suo nome di battaglia contenga, di fatto, quello della casa editrice, ma perché si tratta della portabandiera semi-ufficiale della rivoluzione femminile avvenuta in seno alla Casa delle Idee negli ultimi due anni.

Prossima protagonista del primo film dell'MCU con una donna protagonista, è destinata a mantenere ancora a lungo la sua posizione di capofila, secondo noi, dati gli sforzi notevoli in termini di composizione di team creativi che la dirigenza le dedica e la sua identità di personaggio: donna dal carattere fortissimo, un tempo spalla di un eroe fondativo ed entrato nella leggenda come Mar-Vell, che si è presa la scena principale facendone sopravvivere il nome.

Il giornalista di Collider Matt Goldberg ha recentemente raccolto una dichiarazione di Meg LeFauve, co-sceneggiatrice assieme a Nicole Perlman (due delle quattro mani responsabili della sceneggiatura di Guardiani della Galassia) della pellicola dedicata a Carol Danvers prevista per il 2019. Il tema? Una donna come Carol in un mondo come quello dei cinecomics, ancora largamente dominato da figure maschili.

Non abbiamo ancora iniziato! Per ora non abbiamo fatto altro che accettare il lavoro e prendere l'incarico. Ma per quanto mi riguarda la cosa meravigliosa di Capitan Marvel, la sfida che ci prononiamo con lei, è il suo equilibrio tra il fatto di essere una donna ed essere una supereroina. Carol è dannatamente potente, ma quanto difficile sarà per lei la vita proprio a causa di questo suo potere fuori scala?

L'ultima cosa che io e Nicole ci auguriamo è il fatto di renderla invulnerabile. Non vogliamo cascare nella maledizione di Superman. Quindi la domanda fondamentale a cui vogliamo rispondere è "Quali sono le sue debolezze?".

In bocca al lupo a Meg LeFauve e Nicole Perlman. Siamo certi che il lavoro svolto da una delle donne più toste del fumetto americano, Kelly Sue DeConnick, possa suggerire molti spunti interessanti su questa ed altre questioni.

Fonte: Collider

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