Candyman: ecco come il nuovo film si collega allo storico cult del 1992
Il nuovo Candyman è finalmente arrivato nei cinema dello stivale: ma come si collega questo film allo storico cult del 1992?
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Il sito scrive che il cambiamento principale fatto alla mitologia di Candyman avviene da una parte con la conferma che quello impersonato da Tony Todd è stato, a tutti gli effetti, il primo Candyman tornato dalla morte per vendicarsi della sua ingiusta uccisione, ma è stato anche colui che ha dato il via a una sorta di "inquietante tradizione", di un ciclo che si ripete a intervalli di tempo non prestabiliti. Di tanto in tanto, uno spirito di una persona uccisa ingiustamente, ritorna dal mondo dei morti per cercare vendetta assumendo la forma di un Candyman. Quello del nuovo film era un uomo residente al Cabrini-Green ucciso dalla polizia in quanto sospettato di aver alterato delle caramelle distribuite a dei bambini. È questa versione del boogey-man a prendere di mira il personaggio di Yahya Abdul-Mateen. Il film conferma anche che il suo Anthony era il bambino salvato dal personaggio di Virginia Madsen nell'epilogo del primo lungometraggio.
Il film, ricordiamo, è disponibile nelle nostre sale dal 26 agosto.
La sinossi di Candyman:
Per quanto possano ricordare, i residenti del quartiere di popolare Chicago Cabrini Green sono sempre stati terrorizzati dal passaparola di una storia spettrale su un killer sovrannaturale con un uncino al posto di una mano che può essere facilmente evocato da chi ha l’ardire di ripetere cinque volte il suo nome davanti a uno specchio. Ai nostri giorni, dieci anni dopo la demolizione dell’ultima Cabrini tower, l’artista visuale Anthony McCoy (Yahya Abdul-Mateen II; HBO’s Watchmen, Us) e la sua ragazza, la direttrice di una galleria d’arte Brianna Cartwright (Teyonah Parris; If Beale Street Could Talk, The Photograph), si trasferiscono in un condominio di lusso del Cabrini, che nel frattempo si è gentrificato tanto da essere divenuto irriconoscibile e abitato da rampanti millennial.