Quelli che il calcio torna domenica: al timone Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, tra novità e il sistema 'VAR' nel mirino
Domenica 10 settembre prenderà il via su Rai 2 la 25 esima edizione della storica trasmissione “Quelli che il calcio”
Le novità di questo longevo programma sono state presentate nella conferenza stampa di ieri, nel rinnovato studio Tv3 del centro di produzione Rai di Milano, direttamente dal nuovo trio di conduttori composto da Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran, insieme alla direttrice di rete Ilaria Dallatana ed al capostruttura di Raidue Fabio Di Iorio. La sfida che attende i nuovi conduttori, come da loro stesso confermato, non è cosa da poco. Il duo Luca e Paolo approda infatti in Rai dopo una lunga carriera nelle reti Mediaset ed è presente nel palinsesto addirittura con due programmi, perché oltre all’intrattenimento della domenica, ai due attori è stata affidato anche lo spazio di access prime time, occupato dai nuovissimi episodi di “Camera Cafè”, la loro celebre sitcom.
Perché “Quelli che il calcio”, un format nato nel 1993 da un’idea di Fabio Fazio e del brillante Marino Bartoletti, non è una trasmissione che parla solo di calcio, ma un contenitore dove accade di tutto, come sa bene Mia Ceran, che lo scorso anno era già presente nel cast nel ruolo di inviata in luoghi improbabili e con missioni altrettanto originali. Quest’anno invece, dice il capo struttura di Iorio, la bella Mia passa dal suo ruolo di giornalista a quello di soubrette e conduttrice, cedendo il testimone di inviato alla new entry Francesco Mandelli che farà su e giù per l’Italia alla scoperta di storie e situazioni divertenti da raccontare. Altre nuove presenze fisse della trasmissione saranno Federico Russo e i Calciatori Brutti, in collegamento fisso dal chiosco di kebab situato a pochi passi dagli studi Rai, dove seguiranno e commenteranno le partite e fatti che avvengono in studio con passanti es avventori casuali. La band dal vivo dei Jaspers, giovane e curiosa formazione milanese in cui figura anche un tastierista con lunghissimi dreads che indossa una maschera antigas, si occuperà dell’accompagnamento musicale di questa nuova edizione, esibendosi anche nella nuova sigla. Ci attendono quindi tante sorprese, tra cui, fin dalla prima puntata, anche un famosissimo ospite – che però non ci è stato svelato per mantenere un po’ di suspense, oltre a tanta comicità, ironia e anche incursioni in altri sport come il Gran Premio di Formula Uno e i mondiali di ciclismo.
Del vecchio cast ritroveremo Ubaldo Pantani e Edoardo Ferrario con le loro spassose imitazioni, la frizzante Melissa Greta Marchetto, Emanuele Dotto, Mimmo Magistroni e i Mariachi.
Occhi puntati poi sull’ultima grande novità in ambito calcistico, il nuovissimo sistema Var (la moviola in campo) che coinvolgerà i presenti in studio e verrà commentato in diretta dall’arbitro Paolo Casarin che, insieme agli ospiti della puntata, confuterà o confermerà le decisioni prese dai suoi colleghi sui campi, e siamo certi che non mancheranno, proprio in questi frangenti, i momenti comici più esilaranti.
Luca e Paolo si sono detti elettrizzati dai loro nuovi impegni tv, ma se Camera Cafè è una formula di per sé consolidata, una diretta di tre ore in cui, come loro stessa dichiarazione, dovranno improvvisare teatralmente, dare il giusto ritmo al programma e imparare a dividersi il lavoro in tre, è un’esperienza del tutto nuova. Bizzarri, solitamente il più irriverente tra i due, è apparso emozionato come un ragazzino al primo giorno di scuola, ma ha anche precisato sorridente di essere consapevole che lo aspetta una prova complicata da affrontare, perché anche lui ha una certa età. In più, da poco, è stato nominato presidente della Fondazione Palazzo Ducale, quindi dovrà dividersi tra l’impegno televisivo e quello istituzionale, di certo non di minore rilievo. Paolo Kessisoglu invece, con il suo consueto aplomb, ha ringraziato per la fiducia che la dirigenza Rai ha accordato a lui e a Luca, considerando la loro diversità caratteriale un valore aggiunto, e ha aggiunto che si augura che possano entrambi diventare di puntata in puntata sempre più bravi.
Tutti e due hanno candidamente ammesso che per loro, appassionati tifosi genoani, non sarà facile assistere in diretta tutte le settimane alla partita e ai risultati della loro squadra del cuore e rimanere impassibili, ma che impareranno anche a soffrire in silenzio. O a esultare pubblicamente. Appuntamento a domenica per un pomeriggio nel… pallone.