C2E2, Marvel: Jason Aaron tra l'addio a Thor e il benvenuto a Conan

Jason Aaron parla di Conan e delle ultime trame di Thor, che giungono al culmine con War of the Realms

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Al C2E2 2019 di Chicago, la redazione di Comics Beat ha incontrato Jason Aaron e ha raccolto alcune sue dichiarazioni. Ovviamente, non potevano mancare alcune considerazioni su Thor, personaggio che porta dal 2012, con il rilancio Marvel NOW!, l'impronta esclusiva dello sceneggiatore nelle sue storie, e sul ritorno del personaggio di Conan alla Casa delle Idee:

Non mi rattrista il fatto che la mia run sul personaggio di Thor stia volgendo al termine. Sono entusiasta perché ho messo le pedine sulla scacchiera per arrivare qui un sacco di tempo fa. Si tratta di una storia che racconto da una vita ed è una sensazione particolare averne in mente una per tanto tempo e portarla finalmente a compimento. Grandioso.

Mi sono sentito più o meno allo stesso modo con l'arco narrativo su Jane Foster. Giungere al punto decisivo è sempre entusiasmante. Sono sicuro che, quando avrò chiuso il capitolo Thor, un po' di nostalgia mi verrà, pensando ai giocattoli che non avrò più tra le mani. Ma continuerò a scrivere il personaggio su Avengers, quindi non lo abbandonerò davvero del tutto.

Sono molto orgoglioso di quel che abbiamo raccontato con Jane. Ci sono state tre fasi molto precise della storia, ma guardandola tutta intera, racconta di una donna che lotta contro il cancro e che, contemporaneamente, combatte le battaglie di Thor. Il fatto che raccolga ogni volta il martello è quel che la uccide, che peggiora la sua condizione. Sono davvero orgoglioso di queste storie. Per me, sono quelle che più aderiscono allo spirito di Thor, tra quelle che ho raccontato.

Sono tornato all'idea originale della trasformazione da umano a dio che stava nelle prime e penso di aver toccato una serie di temi tipici dei fumetti Marvel. Il fatto che lei sia un'eroina e che, contemporaneamente, il suo comportamento la uccida è un modo di proporre assieme un punto di forza e di debolezza.

Conan the Barbarian #1, copertina di Esad Ribic

Ho dichiarato pubblicamente in tante occasioni che volevo scrivere il personaggio di Conan. Non ho una lunga lista di personaggi da spuntare. Thor, ad esempio, non era tra i miei preferiti, prima di avere l'occasione di scriverlo. Per me tutto dipende dal fatto di avere o meno una buona storia per un personaggio in quel momento.

Scrivere Star Wars è stato molto interessante ed era il primo fumetto dedicato a quell'universo che alla Marvel si scriveva da un sacco di tempo.

Sapevo che con Conan avrei avuto per le mani una situazione simile. Mi ci sono buttato a capofitto e ho minacciato di prendere a pugni ogni sceneggiatore che avesse voluto rubarmelo. Per fortuna, non ho dovuto farlo.

Per ora, lavorare con chi detiene i diritti del personaggio è stato splendido. Finché non scrivo qualcosa che contraddica direttamente le idee originali di Robert E. Howard, sono molto aperti a ogni genere di storia. Ho un sacco di rispetto e di riverenza per quei racconti e non ho intenzione di stravolgerli.

Qui sotto vi mostriamo le immagini in anteprima di War of the Realms #1, il quale inaugura l'evento di matrice asgardiana che sta per coinvolgere e sconvolgere tutti gli eroi della Terra.

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Fonti: Comics Beat | Comic Book Resources

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