Il buono, il brutto, il cattivo: uno storico giudica poco accurata la rappresentazione della Guerra Civile americana

Uno storico giudica poco accurata la rappresentazione della Guerra Civile americana ne Il buono, il brutto, il cattivo

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Capitolo finale della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, Il buono, il brutto, il cattivo racconta di tre uomini alla ricerca di un ricco bottino nascosto in un cimitero. Le vicende si svolgono sullo sfondo della Guerra Civile americana, che emerge in tutta la sua crudezza.

In una recente intervista video con Insider, Garry Adelman, esperto del conflitto, valuta l'accuratezza storica del film, rivelando diversi anacronismi rispetto alle armi usate durante una battaglia nel New Mexico. Ecco le sue parole:

Subito si nota la mitragliatrice Gatling, che esisteva già durante la Guerra Civile, ma non era utilizzata nel 1862. Non era nemmeno utilizzata nel New Mexico, dove è ambientato il film. Si può contare con due mani il numero di mitragliatrici Gatling effettivamente utilizzati nella Guerra Civile, che avremmo trovato a malapena a Petersburg e occasionalmente sulle navi della Marina dell'Unione. L'idea [del film] è che queste postazioni siano state preparate in una battaglia che nella realtà è avvenuta senza che nessuno se lo aspettasse. Ci sono muri in pietra, mortai e tutto il resto. Questo mi è sembrato subito un po' folle.

È piuttosto realistico che in quella scena si vedano molti colpi di artiglieria. Non è esattamente il fuoco d'artiglieria che mi sarei aspettato. Di certo non stavano trascinando quei pesanti mortai con archi alti per tutto il deserto del New Mexico per arrivare in questo posto, ma è abbastanza realistico che all'inizio stiano sparando con l'artiglieria, perché sono davvero al di fuori del raggio di 220-320 metri che è la portata effettiva dei moschetti a canna rigata portati a spalla. L'idea del film è che entrambe le parti caricano nella mischia l'una contro l'altra. Nella battaglia di Glorietta Pass non c'erano 800 soldati per parte che si incontravano a 270 metri di distanza. Così sembra più il Medioevo che la Guerra Civile americana.

Un famoso passaggio del film vede inoltre nordisti e sudisti fronteggiarsi intorno a un ponte, che poi viene fatto saltare. Anche su questo, Adelman ha qualcosa da dire:

Disponiamo di validi resoconti su come i soldati della Guerra Civile minavano i ponti. Questo veniva spesso fatto da soldati ingegneri che conoscevano gli esplosivi e sapevano dove posizionarli in modo da usarne il meno possibile per portare a termine il lavoro. Nel film sembra che abbiano fatto un buon lavoro nel minare il ponte lungo i punti in cui si trovavano i piloni e i sostegni principali per far crollare questo particolare ponte.

Non mi risulta che i soldati di entrambe le fazioni abbiano fatto saltare i ponti durante la Battaglia di Glorietta Pass per ottenere una sorta di vittoria. Le battaglie venivano spesso combattute per le strutture per il trasporto. Era così importante controllare fiumi, strade e ferrovie che i ponti erano obiettivi naturali di entrambi gli eserciti durante la Guerra Civile. Darei a questa scena [come voto] due su dieci. Il fatto è che è talmente sbagliata che è difficile attribuirla a una sola battaglia di questa campagna.

Potete vedere l'intervista completa qui sotto:

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FONTE: YT

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