Bullet Train: Aaron Taylor-Johnson sui motivi per cui il tono del film è stato cambiato
Aaron Taylor-Johnson spiega perché Bullet Train è passato da essere un violento thriller vietato ai minori a una... commedia
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Ero veramente felice di lavorare durante la pandemia. Ma è stato il set più assurdo su cui sia mai stato: facevamo un tampone al giorno, indossavamo le mascherine e i visori di plastica, e non potevamo interagire l'uno con l'altro. Non potevamo fisicamente stringerci la mano o, alla fine della giornata, abbracciare il tuo collega. C'era un'atmosfera stranissima, soprattutto perché siamo abituati ad avere un'intimità molto diversa sul set. Brian Tyree Henry... È un attore straordinario, lo amo davvero. Io e lui interpretiamo una coppia di assassini, siamo partner. In un primo momento, il film era molto dark, era pensato per un divieto ai minori. Era un film d'azione violentissimo. Ma alla fine lo abbiamo cambiato, lo abbiamo reso divertente. Non so cosa sia successo, ma è diventata una commedia! Ci siamo fatti tutti delle grandissime risate. Penso che dipenda dal fatto che eravamo circondati da un'atmosfera, da una nube di paura... Alla fine Brian e io abbiamo pensato che fosse il nostro compito portare un po' di allegria e divertimento sul set, quindi ogni volta che facevamo ridere la troupe era un obiettivo raggiunto. Penso che questo abbia contribuito a creare un'energia particolare. Joey King, Brad e Michael Shannon... un grande cast d'insieme con cui ci siamo fatti moltissime risate. Il regista era molto aperto all'idea di esplorare cose diverse, e per tutti noi è sembrata una boccata d'aria fresca - ci siamo divertiti un sacco.