Bryan Hitch tra Real Heroes e futuri progetti

Persone normali o super? Eroi o malvagi? Le carte di Real Heroes sono tutte mescolate e Bryan Hitch ci spiega cosa accade nella sua ultima miniserie

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[caption id="attachment_29310" align="alignright" width="146"]Real Heroes 04 La copertina di Real Heroes 4[/caption]

I “veri eroi” di Bryan Hitch sono in vista del traguardo della loro grande avventura. La storia di Real Heroes, un gruppo di attori che interpretano un team di supereroi e che sono costretti a vestire i panni dei loro personaggi in tutto e per tutto quando vengono trasportati in un universo alternativo, viene narrata in una miniserie di sei numeri per Image Comics giunta ormai al suo quinto capitolo. Nel corso di un’intervista a Comic Book Resources, Hitch ci anticipa cosa aspettarci su eroi e malvagi della serie, e quali saranno i suoi futuri progetti. Eccone i punti salienti:

Inizialmente avevo pensato al progetto come una storia con un protagonista solitario, ma poi ho capito che parlare di un intero gruppo avrebbe funzionato meglio, e tutte le varie figure iniziarono comparirmi in mente molto rapidamente. Evidentemente erano temi che fluttuavano nei meandri della mia testa già da tempo. Uno in particolare emerse più vividamente degli altri: Jeremy Roberts, portatore di handicap. In essenza, Stephen Hawking che diventa Iron Man. È stato molto interessante dargli un potere/armatura che gli ha restituito ciò che la malattia gli aveva portato via, anche se solo temporaneamente. Vado sempre in cerca di elementi che possano approfondire la storia di un personaggio in particolare all’interno del quadro globale. E non è detto che debba essere il suo pianeta natale che salta in aria o i genitori uccisi a pistolettate in un vicolo; nel caso dei miei personaggi doveva essere qualcosa di molto più umano di così.

Nel caso del “cattivo”, Brainchild, l’ho raffigurato volutamente come un personaggio con cui sia possibile sodalizzare nel numero 3. L’ho sceneggiato come se fosse una persona vera, non un cattivo. I personaggi, e ovviamente anche i lettori, dovevano presumere che Brainchild fosse a tutti gli effetti il cattivo della serie, ma è stato bello andare controcorrente. Inoltre, il gruppo non è composto da supereroi che avevano già lottato più e più volte contro Brainchild, quindi ha reagito come farebbero delle persone normali a ciò che gli hanno visto fare e dire. Se appare come una persona ragionevole, allora forse in lui c’è più di quanto appare. La sua vera storia sarà narrata nel numero 4.

Il mio prossimo progetto sarà per me l’ultima parola nel campo dei supereroi, poi sento che è giunto il momento di esplorare nuovi orizzonti. Ho lavorato così a lungo in questo genere che voglio evitare la sensazione di ripetermi. Forse ero già pronto a cambiare genere dopo Real Heroes, ma mi si è presentata un’occasione troppo ghiotta per non coglierla, ma so che questa sarà l’ultima. Poi probabilmente avrò fatto tutto ciò che potevo in termini di supereroi. Se insistessi oltre, finirei per annoiarvi tutti.

Fonte: CBR

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