L'inaspettata critica di Bruce Campbell al primo Die Hard: la premessa della storia non è interessante
Nel corso di un'intervista rilasciata al San Diego Comic-Con, Bruce Campbell, iconico interprete (e co-produttore) della saga di La casa, ha espresso una critica verso un film che viene unanimente riconosciuto come un capolavoro del cinema action e non solo: Die Hard (Trappola di cristallo), il primo capitolo della saga con Bruce Willis.
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Il suo ragionamento comincia con lo spiegare perché abbia accettato di prendere parte alla serie Peacock intitolata Hysteria:
Hysteria ha catturato la mia attenzione perché parla di un uomo "su un'isola". È un essere umano razionale che cerca di capire le cose più pazze in una piccola città. E quello che mi piace è che le piccole città non sono pronte per queste cose. Non possono gestire pandemie. Non possono gestire roba satanica. Non sanno come farlo! Non sanno cosa sia. Hanno a che fare con guidatori ubriachi, tutto qui.
Vuoi mettere roba strana nelle mani di qualcuno che non può gestirla,. Come con Ash di La casa: non ha alcuna formazione formale. Non è un militare, non è della CIA; è come un meccanico di garage che deve salvare il mondo. Questo mi interessa!
Ed eccosi, dunque, a Die Hard:
Il concetto di Die Hard è sbagliato. Il tizio nel condotto dell'aria non dovrebbe essere Bruce Willis. È un ex poliziotto di Los Angeles. Gli sceneggiatori hanno semplicemente preso la strada più facile. Hanno preso il treno merci per la città della facilità. Metti un contabile che non ha mai sparato un colpo in vita sua nel condotto dell'aria, a quel punto "Oh mio Dio, è intelligente!". Ora mi interessa."
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FONTE: EW