Brivido: Emilio Estevez è ancora pentito di aver preso parte al film di Stephen King
Sono passati ben 35 anni, ma, a quanto pare, Emilio Estevez rimpiange ancora di aver preso parte a Brivido, il film di Stephen King...
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Oh cielo sì. Non penso di dire nulla di fuori posto perché lui in primis sa che si tratta di un film terribile, Stephen King parla spesso del suo debutto alla regia, Brivido, in cui ho recitato anche io. Quelle poche volte in cui ci siamo risentiti nel corso del tempo, mi ha sempre detto "Puoi perdonarmi?". Penso che, a un certo punto, mia madre mi chiese "Perché vuoi prendere parte a quel film?" io le risposi "Perché voglio lavorare con Stephen King". Al che lei mi fece notare "Ma non potevi aiutarlo a riverniciare casa?".
Costata 9 milioni di dollari, si rivelò un cocente fallimento per il gruppo De Laurentiis che aveva finanziato il progetto: gli incassi arrivarono solo a 7.4 milioni di dollari.
Le problematiche produttive che hanno fatto sfondo alla realizzazione di Brivido sono entrate da tempo e a pieno titolo nell'annalistica del cinema. Problematiche collegate principalmente al fatto che, all'epoca, lo scrittore di Bangor era un cocainomane incallito, questione di cui ha parlato lui stesso in una ben nota intervista rilasciata a Tony Magistrale per il libro Hollywood’s Stephen King in cui spiegava che non aveva la più pallida idea di cosa stesse facendo sul set perché “era strafatto di coca per tutto il tempo”.
A ottobre del 2020, Joe Hill, figlio di Stephen King, aveva spiegato di avere un'idea per un eventuale remake. Un'idea che suonava così:
I tempi sono maturi. Ok, di base ci sono tutti veicoli con self-drive. Quindi non abbiamo più a che fare con una cometa, ma con un virus informatico che li manda fuori fase. E ti ritrovi con questi giganteschi semi truck della Tesla che fanno fuori tutti. Penso che sarebbe grandioso.
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