Bridgerton, la responsabile dell'inclusione di Netflix sulla diversità nella serie: "È qualcosa di nuovo"
Verna Myers si occupa dell'inclusione nelle produzioni Netflix e ha commentato lo spazio dato alla diversità nella serie Bridgerton
Abbiamo avuto persone impegnate di fronte e dietro la telecamera dando spazio alla diversità e quando questo accade si ottiene qualcosa di nuovo. Bridgerton è qualcosa che non abbiamo mai visto prima.
È eccitante. È interessante, dà vita a molte conversazioni ed alcuni dibattiti.
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Aiutiamo tutti i nostri creativi per quanto riguarda i contenuti e il marketing con quella che noi chiamiamo una 'lente dell'inclusione', quando stanno costruendo il casting e quando danno il via libera: analizzare chi è presente, chi non lo è.
Netflix, una settimana fa, ha condiviso i dati riguardanti i passi in avanti compiuti per quanto riguarda l'inclusione, dando maggior spazio alle donne e alle persone di varie etnie, riuscendo a raddoppiare il numero di dipendenti neri dal 2017. Verna Myers ha sottolineato:
Il mondo dell'intrattenimento e quello della tecnologia hanno escluso le persone di colore per molto tempo. Abbiamo avuto una persona speciale che si è occupata dell'assunzione, specificamente per quanto riguarda i gruppi poco rappresentati, e abbiamo iniziato con le persone di colore e abbiamo dato grande enfasi alla percentuale di persone nere. Non penso che fosse un problema che aveva solo Netflix, credo fosse una funzione legata al settore e allo status quo.
La responsabile di Netflix ha sottolineato che la piattaforma di streaming ha investito oltre 350.000 dollari in progetti che aiutano a sviluppare i talenti creativi neri. Myers ha ribadito:
Una delle cose che sento dire molto spesso è che i leader devono capire ed essere molto fluenti per quanto riguarda l'inclusione. Devono essere maggiormente disposti ad affrontare conversazioni difficili e devono conoscere il linguaggio. Alcuni lo fanno, altri no. Le persone sono abituate a dire 'Beh, sono una brava persona', 'Non penso di essere razzista' e pensano che fosse abbastanza. Penso che ciò che Black Lives Matter abbia fatto è far aprire i nostri occhi sul mondo, non solo negli Stati Uniti, ma per il fatto che c'è un sistema. C'è una gerarchia, una gerarchia di tipo sociale.
La strada da percorrere è però lunga e Verna Myers ha ammesso:
Il progresso è così tenue.
Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l'eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto. Lo show nasce come adattamento dei romanzi best seller di Julia Quinn, ed è stato creato per la TV da Chris Van Dusen e prodotto dalla Shondaland di Shonda Rhimes.
La serie è interpretata da Phoebe Dynevor, Regé-Jean Page, Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Luke Thompson, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Bessie Carter e Harriet Cains.
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BRIDGERTON - LA SINOSSI
Bridgerton segue le vicende di Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor), la figlia maggiore della potente famiglia Bridgerton mentre fa il suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale di Regency London. Sperando di seguire le orme dei suoi genitori e trovare il vero amore, le prospettive di Daphne inizialmente sembrano non essere messe in discussione. Mentre suo fratello maggiore inizia a escludere i suoi potenziali corteggiatori, il foglio dello scandalo dell'alta società scritto dalla misteriosa Lady Whistledown pone Daphne sotto una cattiva luce. Entra in gioco il desiderabile e ribelle Duca di Hastings (Regé-Jean Page), scapolo impegnato e considerato match ideale dalle mamme delle debuttanti. Nonostante i due affermino di non volere nulla di ciò che l'altro ha da offrire, la loro attrazione è innegabile e le scintille volano mentre si trovano impegnati in una crescente battaglia di ingegni e mentre affrontano le aspettative della società per il loro futuro.
Bridgerton è la prima serie targata Shondaland dopo il maxi-accordo siglato da Shonda Rhimes con la piattaforma streaming.
Fonte: The Guardian