Brian M. Bendis e Michael Avon Oeming sul debutto di Powers in TV
Ecco i punti chiave dell'ultima intervista a Brian Michael Bendis e Michael Avon Oeming prima della messa in onda di Powers
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Lo sapremo presto, ognuno secondo il proprio gusto. Nel frattempo, ecco a voi qualche stralcio dell'intervista che Newsarama ha strappato ai due autori sull'argomento nella giornata di ieri.
Bendis: Sono immensamente grato che lo show sia finalmente pronto, che sia ben fatto e che sia tanto fedele quanto differente rispetto alle storie originali. Io e Mike ci siamo dentro assieme e siamo più uniti di quanto non lo fossimo all'inizio dell'avventura. Cosa non banale né frequente. Per ora è andato tutto bene per quanto mi riguarda e l'unica cosa che mi ha preoccupato per un po' era che la gente non capisse che si tratta di una vera e propria serie tv. Sai, quando dici che va sul Playstation Network, viene il dubbio. Ma pare che il pubblico mainstream abbia recepito il messaggio.
Sony ci ha offerto un'opzione sin dal secondo episodio e ha sempre creduto nel progetto. Devo ringraziare Chris Parnell di Sony Television che mi ha guidato per mano per tutto questo tempo. Finire nelle mani di uno come lui, che abbiamo scoperto essere il nostro più grande fan, è stato bellissimo. In generale, mi sono sentito proprio come alla Marvel: fortunatissimo ad essere circondato da persone che mi apprezzano in maniera genuina. Quando diventi vecchio e capiti in situazioni del genere, sei propenso a ricambiare l'apprezzamento con l'impegno. E penso sia quel che ho fatto.
Bendis ha parlato dell'episodio pilota come di un'esperienza leggermente diversa rispetto al solito, almeno nelle intenzioni. Non tanto un episodio introduttivo a una trama e a dei personaggi, ma il primo capitolo di una narrazione in dieci atti. Non ci sono spiegazioni farragginose e meccaniche o momenti di pausa per "vendere il prodotto". La storia cerca di tirarti dentro fin da subito. In questo senso, somiglia più a un romanzo giallo che a una tradizionale prima puntata di una serie tv.
Una cosa che voglio chiarire è che sono molto coinvolto nella produzione, ma non sono io a dirigere il traffico. Il mio ruolo è stato più che altro di vigilanza e sono intervenuto solo quando è stato ritenuto necessario. L'esperienza, comunque, è stata davvero affascinante e ha soddisfatto ogni mia aspettativa. C'è un sacco di lavoro da fare dietro le quinte di un progetto del genere e viverlo quotidianamente, tra script, correzioni e quant'altro è stato notevole.
Oeming: Il mio contributo è stato molto simile a quello che di fatto fornisco alle sceneggiature del fumetto. Ho realizzato parecchi disegni per lo show. Charlie Houston e Brian mi hanno coinvolto molto nella produzione sin dal primo giorno. Inoltre ho avuto il controllo di tutti i disegni che si vedono a tutti gli effetti nello show, realizzati da me o dai nostri amici Mike Allred, David Mack e David Marquez. Ho realizzato anche quelli per i cartoon che trovano spazio nello show, tatuaggi, magliette e loghi.
Per il resto, Powers rimane sostanzialmente un poliziesco esattamente come il fumetto, senza diventare una serie supereroistica, nonostante l'elemento super sia ovviamente importante. E, come il fumetto, vuole essere una porta d'ingresso per lettori (spettatori in questo caso) sofisticati che potrebbero scoprire che comics e tv di genere hanno ancora molto da dire, anche a palati che si suppongono fini.
Nell'augurarvi una buona visione, vi rimandiamo al primo episodio di Powers messo a disposizione da Sony sul proprio canale Youtube.
NOTA: al momento il video non è più disponibile su YouTube. Speriamo che sia solo un malfunzionamento, aggiornate la pagina per vedere se tornerà online.
Fonte: Newsarama