Brian K. Vaughan presenta il nuovo arco narrativo di Saga: The War of Phang
Brian K. Vaughan parla del nuovo ciclo narrativo di Saga e di ciò che attende Marko, Alana e Hazel nel prossimo futuro
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Per la prima volta, Hazel, Alana e Marko sono tornati sotto lo stesso tetto, cosa molto soddisfacente da raccontarvi. La loro distanza è stata dolorosa, ma credo che abbia permesso ad ognuno di loro di crescere in maniera inaspettata, come vedremo. E, con un nuovo bambino in arrivo, questo avrebbe potuto essere un momento gioioso, ma è anche inevitabile che ci siano nuove difficoltà per un nucleo familiare in crescita.
Soprattutto la crescita di Hazel consentirà al pubblico di entrare maggiormente in contatto con lei. Saga è in giro ormai da qualche anno e, in un periodo di tempo relativamente breve, ha visto altri universi narrativi venire resettati, subire reboot. Capisco perfettamente il fascino di quelle storie che tendono a mantenere uno status quo quasi immutabile, ma personalmente amo scrivere personaggi che hanno la libertà di cambiare ed evolvere, storie in cui si muoia in modo permanente.Qualche tempo fa, ero pronto a lasciare il mondo del fumetto. Poi sono stato tanto fortunato da incontrare Fiona Staples, che non solo era una dei pochi artisti del settore disposta ad aiutarmi a dar vita a una serie che non parlasse di supereroi, ma anche l'unica al mondo che avrebbe potuto portare in vita la storia che avevo in mente in modo accessibile a tutti. Ha salvato la mia carriera.
Inoltre, lascia intendere che la Guerra di Phang, che dà il titolo al nuovo arco narrativo, riporterà alcuni volti noti sotto i riflettori, tra cui, probabilmente, Sophie, originaria del pianeta/cometa che vedremo al centro delle trame.
Mi rendo conto che il numero #37 può apparire piuttosto arbitrario per una cover celebrativa speciale come quella che vedrete, ma la scelta dipende dal fatto che, con quest'albo, inaugureremo ufficialmente Saga: Libro Terzo, un volume che avrà un'atmosfera molto diversa rispetto ai viaggi di Hazel che abbiamo visto sin qui.
Finora, la nostra storia ha avuto, secondo me, un tono un po' da Casablanca, è stato un dramma umano che si sviluppava sul proscenio mentre, sullo sfondo, si scatenava il conflitto. Ora, The War of Phang ci mostrerà qualcosa di simile all'esercito tedesco che irrompe al Rick's Cafe e la guerra senza fine che i nostri personaggi hanno cercato di evitare giungerà finalmente a mordere le loro caviglie.
Vaughan ha spiegato che la storia avrà un passo diverso, ma non per questo imporrà la lettura degli albi mensili, piuttosto che nei volumi paperback. Tuttavia, non nasconde che la lettura mese per mese sia il modo in cui lui preferisce godere delle storie a fumetti, poiché dà la sensazione di assistervi in tempo reale.
Credo che coloro che hanno seguito in questo modo Y: L'Ultimo Uomo per i sessanta numeri in cui io e Pia Guerra abbiano narrato la storia di Yorick, lo abbiano visto crescere e invecchiare passo passo e abbiano avuto un'interazione più intensa con i personaggi rispetto a coloro che hanno divorato le raccolte in un weekend.
Inoltre, abbiamo i migliori lettori/scrittori di lettere del mondo dei comics e la pagina della posta che trovate sugli albi non viene ristampata da nessuna parte. Ad ogni modo, penso che Saga #37 sia uno dei migliori albi che abbiamo mai messo assieme, da cima a fondo.
TUTTO SU SAGA - LEGGI ANCHE:
SDCC: Brian K. Vaughan, una vita vissuta 22 pagine alla volta
Brian K. Vaughan: Pensavo avrebbero cancellato Saga col sesto numero
Saga: Brian K. Vaughan e Fiona Staples presentano il nuovo arco narrativo
Brian K. Vaughan: Saga, giustizia per i disegnatori e le potenzialità del fumetto
Fonte: Comic Book Resources