Brian De Palma critica i sequel di Mission: Impossible, film realizzati "solo per fare soldi"
In una chiacchierata fatta qualche giorno fa, Brian De Palma ha criticato i sequel di Mission: Impossible, dei film fatti solo per "battere cassa"
Il primo film con Tom Cruise tratto dalla leggendaria serie TV di Bruce Geller è arrivato nei cinema nel 1996 ottenendo un ottimo riscontro commerciale e un discreto apprezzamento critico dando origine aun franchise cinematografico, quello di Mission: Impossible appunto, che va avanti a spron battuto anche oggi (emergenza Coronavirus permettendo).
In una chiacchierata fatta qualche giorno fa con AP il regista spiega così la sua opinione in merito:
Sono storie che continuano a fare di continuo per mere questioni economiche. Dopo aver fatto Mission: Impossible, Tom Cruise ha cominciato a chiedermi di lavorare al prossimo episodio e io gli risposi "Stai scherzando?" Uno bastava e avanzava. Perché qualcuno avrebbe voluto farne un altro? Ovviamente la motivazione era di tipo economico. Ma non sono mai stato uno di quei registi interessati a fare i soldi, cosa che per me rappresenta il principale problema di Hollywood e della sua corruzione.
Ricordiamo che il franchise finora ha raccolto 3.5 miliardi di dollari in tutto il mondo nell’arco di sei film, l’ultimo dei quali ha registrato gli incassi più alti sia negli USA (220 milioni di dollari) sia nel mondo (791 milioni di dollari), oltre che le critiche migliori della saga (97% su Rotten Tomatoes).
Il settimo episodio, teoricamente, arriverà nelle sale americane il 23 luglio 2021, mentre l’ottavo arriverà il 5 agosto 2022.
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