Brian Cox critica Quentin Tarantino, David Bowie e Johnny Depp nel suo nuovo libro

Brian Cox ha firmato un libro, la sua autobiografia Putting the Rabbit in the Hat, che sta già facendo molto discutere per il suo contenuto

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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Brian Cox ha firmato un nuovo libro, la sua autobiografia Putting the Rabbit in the Hat, che sta già facendo molto discutere per il suo contenuto.

L'attore ha discusso dell'operato di alcuni colleghi senza peli sulla lingua, tra cui Steven Seagal, "ridicolo tanto nella vita quanto sullo schermo". Ha poi definito David Bowie "un ragazzo magro, non particolarmente bravo come attore. Meglio come pop star, questo è certo".

Quentin Tarantino?

Trovo il suo lavoro mendace, è tutta apparenza. Strategie narrative al posto di profondità effettiva. Stile dove dovrebbe esserci sostanza. Pulp Fiction non sono riuscito a guardarlo tutto. Detto questo, se il telefono squillasse, risponderei.

Quanto a Johnny Depp ha ammesso:

Voglio dire, parliamo di Edward mani di forbice e diciamolo… se arrivi sul set con quelle mani, pallido, con le cicatrici in faccia, non serve fare molto altro. E lui non ha fatto nulla, quindi ha fatto ancora di meno.

Ha invece dispensato grandi parole per altri colleghi: Keanu Reeves, che ha definito un "cercatore migliorato nel corso degli anni" e Alan Rickman:

Una degli uomini più dolci, gentili, affabili e incredibilmente intelligenti che abbia mai conosciuto. Prima di essere un attore faceva il graphic designer e infatti ha apportato la sua precisione fine come un laser al suo lavoro di attore.

Cosa ne pensate delle parole di Brian Cox? Ditecelo nei commenti!

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