Brevoort su All-New, All-Different Marvel: Iron Man è il nostro nuovo portabandiera
Tom Brevoort risponde alle molte e complesse domande sui teaser promozionali di All-New, All-Different Marvel che passano per la testa di ogni fan
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Come mai nelle due immagini teaser diffuse qualche giorno fa, in cui compaiono tutti i principali personaggi su cui la Casa delle Idee ha intenzione di puntare per il proprio rinnovo, il Vendicatore Dorato fa bella mostra di sé al centro in entrambe, come a dire che l'eroe in armatura sarà il perno su cui si innesta tutto il nuovo Marvel Universe?
La prominenza di Iron Man come personaggio è piuttosto evidente a chiunque entri a contatto con la Marvel in ogni altro medium che non sia il fumetto. Se la maschera di Spider-Man è storicamente stata considerata come la mascotte della casa editrice, almeno di fatto, negli ultimi dieci anni, in ogni campo al di là di quello editoriale fumettistico, Iron Man è il simbolo più riconoscibile.
Chi guarda i film, chi compra le magliette e il merchandise, chi segue gli show in tv, ha negli occhi Testa di Latta. Con All-New, All-Different Marvel stiamo compiendo uno sforzo comune per rendere Iron Man la prima linea dell'universo narrativo dei fumetti, proprio come lo è in ogni altro contesto. Il suo primo film è stato il seme da cui è sbocciato il Marvel Cinematic Universe e lo ha reso, se ragioniamo in termini globali, il Mickey Mouse della nostra casa editrice. Insomma, quando i non-lettori pensano a noi, pensano a Robert Downey Jr. e ad Iron Man.
Ci sono ragioni diverse per ognuna di queste assenze. In quelle immagini avremmo potuto infilare tre dozzine di personaggi l'una e comunque sarebbe rimasto fuori qualcuno. Questo genere di illustrazioni teaser le abbiamo proposte un sacco di volte negli ultimi cinque anni, ma per la prima volta ne abbiamo fatte due. Solo due. Non potevamo farci stare tutti quanti.
Inoltre ci sono delle ragioni molto precise, in alcuni casi. Axel Alonso ha dichiarato ultimamente che ci sono nuove idee molto particolari per Hulk. Mostrarlo in versione All-Different avrebbe probabilmente anticipato troppo. Inoltre tenete conto che David Marquez, che ha realizzato le illustrazioni, per noi fa il disegnatore di fumetti, non di gruppi immensi di personaggi.
Una risposta con tante lacune, che non considera la scelta di escludere i personaggi citati e di preferirne altri. Nei teaser compare Citizen V, non certo uno dei personaggi a cui il lettore medio della Marvel tiene particolarmente, preferito a vere e proprie icone ormai cinquantennali, ancora amatissime. Siamo certi che ognuno di voi starà facendo le proprie considerazioni, come siamo sicuri che proprio questo fosse l'intento generale della Casa delle Idee al rilascio di queste illustrazioni.
Brevoort si è rifiutato di commentare le dichiarazioni di Alonso, secondo cui Spider-Gwen continuerà a vivere nel suo universo parallelo, ma che esso sarà di tanto in tanto intrecciato con il Marvel Universe principale, e la conclusione, che pareva evidente all'intervistatore, secondo cui la struttura del Multiverso sarà ristabilita dopo Secret Wars. Del resto, Alonso ha messo in dubbio l'identità di ognuno degli eroi in maschera che vediamo con una semplice frase.
Se fossi in voi non darei per scontato che dietro le maschere dei personaggi che vedete ci sia chi vi immaginate.
Persino Iron Man potrebbe non essere Tony Stark, anche se, date le affermazioni che avete letto qui, sarebbe una scelta quantomeno curiosa.
Per il resto dell'intervista, Brevoort si è mostrato sulla difensiva, affermando semplicemente che i personaggi inaspettati come Inferno, Red Wolf, Dr. Spectrum sono presenti nelle teaser in quanto rappresentano la volontà della Marvel di concentrarsi su di loro e sui rispettivi contesti narrativi e che ci sono dozzine e dozzine di eroi e villain che i lettori dovranno assolutamente tenere d'occhio, anche se non compaiono. Ha dichiarato di non aver letto granché delle reazioni sul web alla pubblicazione e di non volersi far influenzare.
Infine, sui cambiamenti abbastanza epocali e controversi, come Hulk che non sarà più Bruce Banner (a quanto pare), la Cosa tra i Guardiani della Galassia e gli incroci di realtà che stanno subendo le testate dedicate all'Uomo Ragno e ai Vendicatori, ecco il commento finale di Brevoort.
Per quanto familiare vogliamo che sia il mondo che stiamo creando, questo è comunque un Nuovissimo Universo Marvel. Stiamo parlando dell'inizio dei prossimi cinquanta o settant'anni di storie. Rappresenta il meglio di noi che mette sul tavolo il meglio delle proprie idee. La speranza è che il respiro e l'ampiezza di questo progetto riescano a coinvolgere ogni tipo di lettore, a prescindere dal motivo per cui è interessato ai comics.
Non so se vi appaia come sufficientemente innovatore rispetto a quel che abbiamo fatto negli ultimi anni, ma per noi non c'è alcun evento che possa essere paragonato a Secret Wars. E, pertanto, All-New, All-Different Marvel, nella nostra ottica, è una di quelle cose che può capitare solo una volta ogni settantacinque anni. Una volta nella vita.
Fonte: Newsarama