Brando De Sica a Casa Alò: "Ecco quando ho capito di voler diventare un regista di film horror"

Intervistato a Casa Alò, Brando De Sica racconta come è nata la sua passione per il cinema horror e il suo desiderio di diventare regista

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Nel corso della videointervista a Casa Alò condotta da Francesco Alò, Brando De Sica torna indietro con la memoria a quando per la prima volta vide un film horror.

Questa esperienza, sostiene, risulterà determinante per la sua successiva realizzazione professionale:

Vidi mio padre, una volta, vestito da pompiere su il set de I pompieri, con attorno le fiamme e i camion rossi, e per un attimo pensai di voler fare il pompiere da grande [ride]. Una sera, tempo dopo, per mettermi a letto mi disegnò su un foglio il personaggio di Dracula, vestito come lui, con giacca nera e capelli tirati all’indietro.

Da piccolo [aveva sei anni, ndr], facendo questa associazione e vedendo quella figura come una sorta di antieroe doppio simile a mio padre, iniziai a insistere con lui per vedere un film con su dracula, al punto che mi portò da mio zio Manuel che propose di farmi vedere Dracula il vampiro di Terence Fisher. Mia madre si arrabbiò tantissimo per questa cosa, temeva che potessi rimanere traumatizzato. Quella volta, mio zio mi mostrò anche un horror più politico, La notte dei morti viventi di George Romero. Vidi due cose diversissime, una in bianco e nero e una a colori dall’estetica graffiante, che squarciarono il mio velo di maya: impazzii letteralmente, decidendo di voler realizzare quei per sempre.

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