"Brad Pitt ha sofferto perché il suo personaggio soffre", il regista di Intervista col vampiro motiva l'"infelicità" dell'attore
Più di dieci anni fa, l'interprete di Louis aveva rivelato di essersi sentito "infelice" durante le riprese, avvenute per sei mesi esclusivamente di notte
Più di dieci anni fa, Brad Pitt aveva rivelato di essere sentito "infelice" durante le riprese di Intervista col vampiro, cult del 1994 dove recita al fianco di Tom Cruise. In occasione del 30° anniversario della pellicola, sulla questione è intervenuto ora il regista Neil Jordan. In un'intervista con Variety, ha spiegato:
Brad è stato grande nel ruolo [di Louis]. Penso che abbia sofferto perché il suo personaggio soffre. Era il ruolo passivo, ed era quello centrale … spesso il personaggio narrativo centrale può essere l'elemento più passivo in tutta l'equazione. Giravamo costantemente di notte, non abbiamo mai visto la luce del giorno per mesi e mesi, e penso che questo lo abbia influenzato, ma faceva parte anche del personaggio. Louis è uno che viene punito per 300 anni da [Lestat, che lo rende vampiro]. Quindi il modo in cui il ruolo ha influenzato Brad non era diverso dal viaggio che Louis stesso ha dovuto affrontare.
Ho solo provato a lavorare con lui come attore. Brad è stato sul set per molto più tempo di Tom Cruise, quindi ha dovuto sopportare l'intera produzione, quindi forse questo - e la passività del ruolo, forse - ha avuto un certo impatto su di lui. Ma ho pensato che fosse davvero bravo nel ruolo. Qualsiasi difetto che la gente percepisce come dovuto alla performance sono difetti del personaggio e del romanzo stesso [scritto da Anna Rice, alla base del film]. Louis soffre nel romanzo dal momento in cui diventa un vampiro fino alla fine della storia. Quindi sono sicuro che sia stato un percorso difficile per Brad, ma lo era anche per il personaggio.