Boy Kills World: il regista racconta il suo approccio alle scene d'azione e il lavoro col produttore Sam Raimi

Il regista di Boy Kills World racconta il suo approccio alle scene d'azione e il lavoro col produttore Sam Raimi

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Da questo weekend, è nelle sale statunitensi Boy Kills World, action thiller con protagonista Bill Skarsgård (GUARDA IL TRAILER). L'attore veste i panni di un giovane sordomuto che viene addestrato per diventare un assassino nei meandri della giunga dopo l’uccisione della sua famiglia. In un'intervista con Variety, il regista Moritz Mohr ha raccontato il suo approccio al film:

Lo abbiamo sempre considerato come un film tratto dai fumetti, senza fumetto [come fonte originale]. Per questo è così colorato, ma anche cupo. Ci siamo anche ispirati molto ai videogiochi e agli anime. Quando si lavora a queste scene di lotta, bisogna capire qual è il senso di ciascuna. Si tratta di mostrare il divertimento del protagonista che uccide la gente? O è la prima volta che lo vediamo combattere? Sta superando un ostacolo? Questo caratterizza tutte le scene d'azione. Danno un significato più profondo nel contesto della storia.

Boy Kills World vede come produttore Sam Raimi, con cui il regista si è trovato in sintonia:

È un mio eroe personale. La casa 2 e L'Armata delle Tenebre sono due dei miei film preferiti di sempre e lavorare con lui è stato un vero piacere, perché è piuttosto permissivo in veste di produttore. Sostiene la visione del regista. Fa delle domande e questo è di grande aiuto durante il processo di scrittura della sceneggiatura e di montaggio. È stato immensamente utile lavorare con lui.

Mohr sottolinea infine come la pandemia abbia influenzato le riprese:

Abbiamo girato nella fase finale del Covid, che ha colpito un paio di volte durante la produzione, come è successo a qualsiasi altra produzione. Ero sul set e stavo parlando con gli attori, quando un assistente di produzione è arrivato e ha detto: “È arrivato il risultato di uno dei test. L'attore è positivo. Li stiamo riportando alla roulotte”. Abbiamo dovuto cambiare i piani di lavoro, fare qualcos'altro. Improvvisamente, l'intera giornata è saltata, devi fare qualcosa di diverso. È successo anche un altro paio di volte, quando abbiamo dovuto girare un'intera scena con le controfigure per tre giorni, riprendendo sopra le loro spalle.

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FONTE: Variety

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