Il boss di Cannes difende Johnny Depp: "Se pensaste che sia un Festival per stupratori non sareste qua"
Il boss di Cannes Thierry Fremaux risponde a chi dice che il festival sia una celebrazione degli stupratori, difende Johnny Depp
Il fatto che sarà un film interpretato da Johnny Depp, Jeanne Du Barry, a essere stato scelto come film d’apertura del prossimo festival di Cannes ha generato le prevedibili polemiche considerati i problemi legali avuti dalla star con l'ex moglie Amber Heard (con Depp che fra l'altrp è risultato vincitore della causa per diffamazione).
Mi pare che quando è venuta a Cannes non fosse di questo avviso, a meno che non stesse soffrendo di una qualche folle dissonanza. La gente impiega Cannes per parlare di certe questioni ed è normale perché offre una piattaforma di visibilità. Se pensaste che sia un Festival per stupratori non sareste qua ad ascoltarmi o a lamentarvi che non avete ottenuto i biglietti per accedere a una proiezione.
Non so nulla circa l'immagine pubblica di Johnny Depp negli Stati Uniti. A essere onesti, nella mia vita ho solo una regola che è quella della libertà di pensiero e di parola e di agire all'interno di un quadro di legalità. Se Johnny Depp fosse stato bandito dal recitare in un film o se il film avesse ricevuto un qualche ban, non saremmo stati qua a parlarne. Abbiamo visto il film di Maiwenn e abbiamo pensato che sarebbe potuto entrare in competizione. Questa polemica è nata dopo che la pellicola è stata annunciata per Cannes perché tutti sapevano che lui aveva fatto un film in Francia. Non so perché lei lo abbia voluto nel film, è una domanda che dovreste fare a Maiwenn. Per il resto, sono l'ultima persona in grado di poter discutere di questo. Se c'è qualcuno a cui non frega davvero niente di questo processo così pubblicizzato, sono io. L'unica cosa che m'interessa è Johnny Depp in quanto attore.
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FONTE: Variety