Born to Fly, il Top Gun cinese che non è stato distribuito perché troppo scadente rispetto a Maverick
Born to Fly doveva essere la risposta cinese a Top Gun: Maverick ma la scadente qualità poteva mettere in imbarazzo le autorità comuniste
Il cinema, da sempre, è un ottimo strumento di propaganda e quello che è accaduto al film cinese Born to Fly "per colpa" di Top Gun: Maverick è qua a ricordarci che questo assunto è ancora perfettamente valido, ieri come oggi.
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Prodotto anche grazie alla piena collaborazione della Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun (l'aeronautica militare della Repubblica Popolare Cinese) - così come Top Gun: Maverick ha potuto contare sul pieno supporto della U.S. Navy - Born to Fly doveva anche dimostrare l'avanzatezza del più moderno caccia Stealth cinese, il J-20. Doveva essere una vetrina per ostentare le capacità dell'aeronautica cinese.
Poi però Born to Fly non è mai stato distribuito nelle sale. Il motivo? Ovviamente, data la ben nota imperscrutabilità del regime comunista cinese, non è stata diffusa alcuna nota ufficiale per giustificare la decisione.
Stando alle indiscrezioni, i produttori di Born to Fly, dopo aver visto Top Gun: Maverick, avrebbero realizzato che gli stunt e gli effetti speciali del loro film impallidivano di fronte alla fattura da stato dell'arte della tecnica del blockbuster con Tom Cruise. Il film cinese sarebbe uscito con le ossa rotte da un confronto diretto con la pellicola della Paramount rischiando di venir ridicolizzato, con tutto ciò che ne sarebbe conseguito anche in materia di contraccolpi politici dato che entrambe le pellicole sono, a conti fatti, degli spot per le relative forze armate, americana da una parte e cinese dall'altra. Chi ha avuto modo di vedere Born to Fly ha anche segnalato la presenza di alcuni grossolani errori come ad esempio il fatto che il già citato jet "made in China" J-20 venga definito come caccia stealth di quarta generazione, mentre, in realtà, è di quinta. Non era neanche pensabile che un lungometraggio capace di creare imbarazzo per via del paragone diretto con quello americano potesse uscire una manciata di settimane prima dal XX Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese che ha visto la - scontata - riaffermazione di Xi Jinping come Presidente della Repubblica Popolare Cinese.
Allo stato attuale delle cose, scrive l'Hollywood Reporter, non si sa neanche se la pellicola potrà uscire nel 2023 dopo un'eventuale operazione di sistemazione degli effetti speciali e un po' di ridoppiaggio.
Qua sotto potete vedere il trailer:
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FONTE: Hollywood Reporter