Borat 2: Facebook ha (indirettamente) smontato la campagna di Sacha Baron Cohen

La nuova politica di Facebook ha (indirettamente) smontato la campagna promozionale di Sacha Baron Cohen per Borat 2

Redattore per badtaste.


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Qualche giorno abbiamo scoperto che Sacha Baron Cohen, che presto vedremo su Amazon Prime in Borat 2, ha scritto un’analisi sulla situazione politica americana e sulla necessità di mettere un freno alle bugie e alle teorie del complotto fomentate in primis da Donald Trump.

Nel suo pezzo, l’attore ha rivolto una critica ai social network e a Facebook, colpevoli di favorire la proliferazione di bufale, dando spazio a complottisti, suprematisti bianchi e negazionisti dell’Olocausto.

Per la promozione di Borat: Subsequent Moviefilm, Cohen aveva in programma un lancio promozionale incentrato, tra le altre cose, su una decisa invettiva nei confronti dei social network, ma la nuova politica di Mark Zuckerberg in materia ha messo indirettamente un bastone tra le ruote a Cohen.

Con un post risalente a lunedì scorso, Zuckerberg ha infatti annunciato la sua decisione di iniziare a rimuovere tutti i post dei negazionisti dell'Olocausto.

Today we're updating our hate speech policy to ban Holocaust denial.We've long taken down posts that praise hate...

Posted by Mark Zuckerberg on Monday, October 12, 2020

A dispetto delle intenzioni di carattere promozionale, la notizia sarà stata accolta molto bene da Sacha Baron Cohen, visto che in Borat 2 si parlerà proprio di antisemitismo. L'argomento gli sta particolarmente a cuore, anche se purtroppo le sue intenzioni sono state travisate da alcuni.

Gli eredi di Judith Dim Evans, una sopravvissuta all'Olocausto che comparirà in una scena del film, hanno infatti denunciato l'attore per aver "deriso l'Olocausto e la cultura ebrea". Fonti vicine alla produzione sostengono che gli eredi potrebbero cambiare idea una volta visto il film visto che gli intenti di Cohen erano diametralmente opposti.

Baron Cohen ha dedicato il film alla donna, deceduta dopo le riprese, e la ha inoltre dedicato uno spazio nella sezione X-Ray di Amazon in cui si potrà ascoltare la sua storia.

Non è chiaro se ci sia un collegamento tra la decisione di Facebook di lunedì e l'inizio di una campagna "diffamatoria" prevista da Cohen proprio a partire da oggi, ma intanto l'operato dell'attore è stato lodato da Jonathan Greenblatt, amministratore delegato della Anti-Defamation League, che ha sottolineato l'importanza di dare spazio e risonanza a questi temi:

Seguiamo gli incidenti antisemiti con grande attenzione e nell'ultimo anno abbiamo raggiunto il numero più in alto in 40 anni di lavoro. Vorrei che avessero messo questo divieto prima, ma sono felice che l'abbiano fatto e presteremo attenzione per assicurarci che mantengano la parola data. Sono certo che la predicazione di Sacha sia stata di grande aiuto, ha tenuto il problema al centro dell'opinione pubblica.

Borat 2 sarà su Amazon Prime dal 23 ottobre.

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