Borat 2: ecco perché la babysitter di Tutar si è sentita tradita da Sacha Baron Cohen

Parla Jeanise Jones colei che, in Borat 2, si ritrova a fare da babysitter a Tutar Sagdiyev, la figlia quindicenne del giornalista kazako

Condividi
Borat 2 continua a tenere banco da quando è approdato in streaming su Amazon Prime Video lo scorso venerdì.

In una nuova intervista rilasciata al New York Post a parlare è Jeanise Jones colei che, in un passaggio del mockumentario, si ritrova a fare da babysitter a Tutar Sagdiyev, la figlia quindicenne di Borat interpretata dall'esordiente Maria Bakalova.

Nel momento citato, Borat affida Tutar a Jeanise portando in dote gli strumenti necessari ad accudirla: una pesante palla con catena tipo "bestia feroce" e una ciotola per bere. Ovviamente Jeanise è una vera persona e non un'attrice con cui la scena è stata costruita per ottenere un effetto comico e spiazzante che è, invece, del tutto naturale.

La presenza della donna ha lo scopo di fornire una sorta di "bilancia morale" alla storia, ma, stando alle parole della diretta interessata, è stato inevitabile provare una sensazione simile a una sorta di "tradimento".

Pensavo che lei fosse una donna del Terzo Mondo, quei contesti dove accadono robe come la vendita delle donne. Pensavo fosse tutto vero e mi sono sentita un po' tradita. Mi avevano detto che si trattava di un documentario su questa giovane donna che doveva capire che aveva dei diritti e che poteva fare tutto quello che può fare un uomo. Provavo dolore per lei e cercavo di caipre se c'era un modo per farle affrontare tutto quello che stava vivendo.

Jeanise Jones rivela anche che tanto lei quanto gli altri membri della chiesa locale erano genuinamente preoccupati per Tutar perché erano tutti convinti dell'autenicità delle sue traversie:

Eravamo preoccupati. Pregavamo per lei chiedendo aiuto a Dio, insomma facevamo quello che pensavamo fosse cristiano fare.

È stato suo cugino ad accorgersi dell'arrivo online del primo trailer del film e ad avvisarla della cosa.

Nel mentre, su Gofundme è stata aperta una raccolta fondi per compensare in maniera più sostanziosa Jeanise Jones che, per prendere parte al "documentario" ha ricevuto un compenso di 3600 dollari. Ad oggi, sono stati raccolti 45k dollari a fronte du un goal di 100k.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Continua a leggere su BadTaste