Borat 2, è bufera su una scena con Rudy Giuliani, l'ex sindaco all'attacco: "Sono stato incastrato"
È bufera su una scena di Borat 2 che coinvolge il politico Rudy Giuliani, che afferma di essere stato incastrato da Sacha Baron Cohen
LEGGI ANCHE: Borat 2, le prime recensioni
ISCRIVITI: Venerdì 23 alle ore 21 il Watch Party di Borat 2 su Twitch con la redazione di BadTaste.it!
Questo video di Borat è stato completamente inventato. Mi stavo rimettendo la camicia nei pantaloni dopo che mi avevano tolto il microfono. Non c'è stato un momento prima, durante o dopo l'intervista in cui io mi sia comportato male. Se Sacha Baron Cohen suggerisce il contrario è un bugiardo. Infatti il NY Post oggi scrive che "sembra un'esagerazione realizzata in montaggio". Non appena mi sono reso conto di essere stato raggirato, ho chiamato la polizia, cosa che è stata segnalata dall'Hollywood Reporter l'8 luglio.
Si tratta di un tentativo di sminuire i miei tentativi di esporre la depravazione e la criminalità di Joe Biden e della sua intera famiglia. Deadline rivela che a settembre il film è stato proiettato ai distributori e questa scena non venne nemmeno citata.
Intervistato su WABC (via The Daily Beast), Giuliani ha aggiunto:
Tutti mi odiano a Hollywood, sapete? [...] In realtà, ho pregato insieme a quella donna, e successivamente lei si è offerta di farmi un massaggio. A quel punto mi sono reso conto che ero stato preso in giro, e me ne sono andato. [nota: nel film, si vede chiaramente che il politico se ne va quando arriva Sacha Baron Cohen]. Dovevo togliermi il microfono, e quando l'attrezzatura è caduta, la mia camicia è uscita... ma i miei vestiti erano totalmente allacciati. Mi sono sdraiato, ho rimesso a posto la camicia, e a questo punto hanno inserito delle immagini modificate. Ma vi assicuro che mi stavo mettendo a posto la camicia.
In realtà, a luglio lo stesso Giuliani aveva raccontato un'altra versione:
Ad un tratto irrompe questo tizio con quello che definirei come un look transgender rosa. Portava un bikini rosa glitterato, con i pizzi e sotto un top di rete traslucida, era assurdo. Aveva la barba, le gambe nude e non rientrava nell’ambito di quello che sono solito definire come attraente.
Questa persona è entrata gridando e urlando, ho pensato che si trattasse di una truffa o di una qualche forma di ricatto quindi ho chiamato la polizia. Poi lui è scappato via.
Ho capito solo dopo che Sacha Baron Cohen. Ho pensato a tutta la gente che ha fregato e mi sono sentito sollevato dal fatto che con me non c’è riuscito. Sono fan dei suoi film, in particolare Borat, perché sono stato in Kazakhstan [imitando l’accento di Borat] “Lei è mia sorella. È la quarta prostituta in tutto il Kazakhstan!”. Molto divertente.
What can I say. I'm a fan of the classics- pic.twitter.com/kDWVWwBiaJ
— Duncan Jones (@ManMadeMoon) October 21, 2020
https://twitter.com/mang0ld/status/1319038405339009025
L’appuntamento con il film è fissato al 23 ottobre anche se attendiamo notizie più sicure sull’uscita italiana.
In questo sequel Borat non è più il presentatore semisconosciuto kazako del 2006. Oggi tutti sanno chi è, quindi deve andare sotto copertura per intervistare le persone. Potete trovare ulteriori dettagli sul film in questo approfondimento.
Il primo film, Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, è uscito nel 2006 in America e nel 2007 in Italia. Costato 18 milioni di dollari, ne incassò poi quasi 262 a livello globale.
Quanto attendete Borat: Subsequent Moviefilm, la nuova follia firmata dal geniale Sacha Baron Cohen? Ditecelo, come sempre, nello spazio dei commenti in calce all’articolo!