Bonelli: Dario Argento parla della sua storia di Dylan Dog

Il regista Dario Argento ha recentemente parlato della storia che sta scrivendo per Dylan Dog

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Qualche giorno fa, alla Casa del Cinema di Villa Borghese, Dario Argento ha partecipato alla proiezione della prima pellicola da lui diretta, L’uccello dalle piume di cristallo, datata 1970. In quell'occasione ha parlato della storia di Dylan Dog a cui sta lavorando, che, a quanto pare, potrebbe svolgersi proprio nell'Urbe:

Sarà un Dylan Dog raccontato come le storie dei miei film. Un personaggio ribaldo e dissacrante, in bilico tra giallo e horror. Circa sei mesi ancora, poi l’albo sarà pronto.

Ricordando le varie citazioni di Tiziano Sclavi alle sue pellicole, ha aggiunto:

Non posso dire di essere un appassionato di fumetti, da piccolo leggevo Topolino, nient’altro. Ma era inevitabile che scrivessi una storia di Dylan Dog. Mi capitava di comperarlo in edicola dopo che mi venivano segnalate le citazioni dei miei film nelle storie.

A proposito del confronto con Sclavi e del fatto di far leggere la propria sceneggiatura al creatore dell'Indagatore dell'Incubo, Argento ha concluso:

Non sarà mai peggio di quando, in piena notte, mi chiamava Sergio Leone per rivedere il soggetto de Il buono, il brutto e il cattivo che scrissi per lui. […] E poi io sono una cosa, Sclavi è un’altra.

Fonte: Corriere della Sera

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